Inquinamento luminoso visibile anche a 170 km di distanza

Molto volentieri pubblichiamo uno scritto del presidente onorario di CieloBuio, Marco Scardia, e una foto scattata a sua richiesta dal Dott. Serge Brunier, un astrofilo parigino appassionato di fotografia astronomica. La foto è stata fatta verso le due del mattino del 5 luglio 2024 sul plateau di Calern ( H = 1250 m) guardando verso nord nord-est, accanto all’edificio del C2PU (da dove osserva il nostro Marco Scardia) con un apparecchio professionale NIKON con le seguenti impostazioni: 35 mm, F/4, 2000 ISO, 20 secondi.Foto del Dott. Serge Brunier

Marco Scardia scrive: Nella foto s’intravedono, lontani lontani, dei cirri, che sono notoriamente nubi molto alte, illuminati. La montagna al centro dell’immagine è il Cheiron (H = 1770 m)  che si trova a nord-est di Calern e che copre la vista delle Alpi che sono subito dietro.   Tra Calern e le Alpi non ci sono città, solo piccoli paesi incassati nelle vallate.

Avevo notato altre volte che il profilo del Cheiron si notava chiaramente mentre a nord-ovest le montagne si intravedono a malapena.   A est, ahimé, c’è Nizza che dal punto dell’I.L. non scherza, come a sud non scherzano Antibes, Cannes e la Costa Azzurra, a 20 km in linea d’aria, la cui vista però è schermata dalla montagna Le Montet, poche decine di metri più alta del plateau di Calern.  Dando una occhiata alle carte geografiche secondo me quelle che si vedono sono le cupole di luce prodotte da Cuneo (a destra) e Torino (a sinistra) della vetta del Cheiron.  Cuneo dista da Calern in linea d’aria circa 90 km mentre Torino è lontano 170 km. La foto vuole dimostrare che nei siti apparentemente bui, come Calern, anche le città lontane centinaia di chilometri disturbano col loro I.L.. Voi cosa ne pensate?

Cielibui ed un codialissimo saluto

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