Dal quotidiano La Provincia di Sondrio del 07/11/2002
MORBEGNO ALL’AVANGUARDIA NELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA IN CITTà
Luci “soft” contro l’inquinamento
I lampioni a norma riducono gli effetti negativi sull’ambiente
Il Comune di Morbegno ha già da tempo dato incarico al proprio ufficio tecnico di ottemperare alle problematiche connesse con la legge lombarda rivolta al risparmio energetico e alla lotta contro l’inquinamento luminoso. In particolare questa forma di degrado ambientale si riflette oltre che con la perdita della visibilità del cielo stellato, anche con diversi disturbi al regno animale e vegetale. Non trascurabili anche i probabili effetti negativi sulla salute dell’uomo: sono in atto studi approfonditi che indicherebbero alterazioni ormonali nell’uomo. Dalla ricerca dall’epidemiologo Richard Stevens dell’Università del Connecticut (U. s. a.) e presentati anche da Sharon Batt della Mount Saint Vincent University di Halifax (Gb) risultano evidenze statistiche sugli effetti cancerogeni prodotti dall’inquinamento luminoso notturno in aree urbane densamente popolate. Le finalità della legge regionale n° 17/2000 sono chiare: riduzione sul territorio lombardo dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici da esso derivanti, e conseguentemente la tutela dell’attività di ricerca scientifica e divulgativa svolta dagli osservatori astronomici professionali o di altri osservatori scientifici, nonché la conservazione degli equilibri ecologici sia all’interno, sia all’esterno delle aree protette. Morbegno ha già adottato in diverse aree della città punti luce in perfetta regola con le disposizioni di legge. Caso emblematico il cavalcavia che collega la zona sud – est con la Via Forestale, verso la costiera dei Cech, dove sono state installate fin dagli anni Ottanta, lampioni con armature full cut-off, pali dritti e” teste” ortogonali al piano strada. Questa intelligente e lungimirante progettazione, risalente al 1985, dà oggi prova di soluzione razionale, efficace e vincente dal punto di vista funzionale ed estetico. Anche nella centralissima Via Garibaldi, il Comune di Morbegno si è già affrettato a sostituire le inquinanti lampade ai vapori di mercurio con quelle più efficienti e meno dannose ai vapori di sodio ad alta pressione. Però, i corpi luminosi, dei globi altamente inquinanti, sono ancora tutti da sostituire. Intanto è previsto un primo intervento che permetterà di ridurre la diffusione di luce verso l’alto, sia pur tardivamente rispetto ai diciotto mesi di tempo, che la regione Lombardia concedeva ai comuni per dotare le lanterne, le sfere, i globi e altri corpi illuminanti gravemente inquinanti, di schermature atte a dirigere a terra il flusso luminoso (il termine ultimo era fissato per il 30 novembre 2001). La legge in questo senso non concede sconti: solo gli impianti aventi un’intensità luminosa di zero candele per 1000 lumen a novanta gradi ed oltre, possono essere considerati antinquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico, e inoltre gli stessi impianti devono essere equipaggiati di lampade con la più alta efficienza possibile in relazione allo stato della tecnologia. In altre parole, luce sì ma solo dove serve effettivamente e della migliore qualità.
– Luca Invernizzi –