lanuovaecologia.it – 19 Ottobre 2006
Iniziative per combattere l’errata illuminazione delle città. Previste conferenze e osservazioni dei corpi celesti È in programma sabato 21 ottobre la 15a Giornata nazionale sull’inquinamento luminoso. La manifestazione, promossa dall’Unione astrofili italiani (Uai), dall’International dark-sky association (Ida), dall’Associazione cielo buio e da numerose altre organizzazioni, punta ad essere, come ogni anno, una occasione per riflettere su un problema ambientale spesso trascurato, anche se molto grave. Che le nostre città siano illuminate troppo e male, infatti, è un dato certo. Si calcola che addirittura il 30 – 35% della luce emessa dagli impianti cittadini punti direttamente verso il cielo. Tanto da rendere impossibile l’osservazione delle stelle, oltre ad alterare il comportamento degli uccelli ed i bioritmi delle piante. Per la Giornata di sabato, gruppi astrofili, osservatori e planetari organizzeranno in tutta Italia conferenze e osservazioni al telescopio aperte al pubblico. Previsto anche, in alcune piazze, lo spegnimento simbolico delle luci. Le iniziative serviranno a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dell’inquinamento luminoso, risolvibile attraverso una progettazione più razionale degli impianti di illuminazione estarna e l’impiego di sistemi ad alta efficienza energetica.
L’impegno degli amanti del cielo e degli studiosi di astronomia ha già consentito di ottenere successi importanti. L’approvazione di diverse leggi regionali in materia di inquinamento luminoso, molte delle quali abbastanza restrittive, ha in parte colmato il vuoto normativo che c’era nel nostro paese. Tanto che oggi più della metà del territorio nazionale è salvaguardato da leggi sull’illuminazione esterna. Ma la regolamentazione, da sola, non è sufficiente. Sarebbe indispensabile, secondo gli astrofili, la diffusione di una maggiore conoscenza del problema, attraverso azioni di formazione e divulgazione, oltre a un monitoraggio costante del terrirorio, che consenta di assicurare il rispetto della legge.
Silvana Santo