In provincia di Mantova, nel comune di Curtatone, verrà inaugurata il nuovo municipio con l’illuminazione esterna completamente fuorilegge In provincia di Mantova, nel comune di Curtatone, verrà inaugurata tra alcuni giorni la nuova sede municipale all’interno di una corte del ‘700. L’illuminazione esterna è costituita da proiettori illuminanti le pareti dal basso, faretti incassati nella pavimentazione esterna che puntano direttamente verso lo zenit, apparecchi cosidetti a riflessione o a vela. L’Associazione Astrofili Mantovani ha segnalato subito al comune e alla stampa locale la non rispondenza dell’impianto ai requisiti di legge. Il comune si é difeso sostenendo che l’edificio é storico. Questo però non lo pone sopra la legge. Forse hanno semplicemente ripetuto quanto potrebbe aver detto loro i progettisti, tentando di giustificarsi per aver ignorato una legge regionale. Tra l’altro anche la regione Emilia-Romagna da circa un anno ha una legge praticamente uguale a quella lombarda. Una giustificazione quale quella addotta dal comune potrebbe forse essere sufficiente per il cittadino comune che non può conoscere una legge così specifica. Suona invece come una presa in giro per chi si occupa di inquinamento luminoso.
Per gli edifici storici la legge prevede un trattamento particolare:
qualora risulti impossibile illuminare dall’alto é possibile farlo anche dal basso, ma a ben precise condizioni, condizioni non rispettate nell’edificio in questione. In particolare il regolamento attuativo della legge recita:
‘i fasci di luce possono essere orientati diversamente, rimanendo, comunque, almeno un metro al di sotto del bordo superiore della superficie da illuminare e, in ogni caso, entro il perimetro della stessà, inoltre, ‘La luminanza media mantenuta non deve superare quella delle superfici illuminate nelle aree circostanti, quali strade, edifici o altro e, in ogni caso, essere contenuta entro il valore medio di 1cd/m2’.
Nell’impianto di illuminazione della nuova sede municipale sia i proiettori che, a maggior ragione, i faretti incassati nei marciapiedi debordano ampiamente dal perimetro dell’edificio. La luminanza inoltre risulta essere superiore al consentito.