Gazzetta di Mantova – 12/06/2004
Pubblicata la lettera inviata da Fabio Falchi alla redazione del quotidiano. Egr. Direttore,
intervengo per portare a conoscenza della cittadinanza e, in particolare, dell’anima ambientalista presente nel governo della nostra città alcuni aspetti non trascurabili riguardanti la proposta (già parzialmente diventata realtà) di illuminare le rive dei laghi di Mantova. In Italia l’ENEL afferma che mediamente, per produrre 1 kWh di energia elettrica vengono immessi in atmosfera 700 grammi di anidride carbonica, gas serra che contribuisce al riscaldamento globale. Un singolo lampione con una lampada di media potenza (150 W) consuma, ogni anno, circa 700 kWh per produrre i quali si immette in atmosfera quasi mezza tonnellata di anidride carbonica. Se consideriamo che un albero di medio fusto ogni anno sottrae dall’atmosfera circa 15 kg di anidride carbonica, per controbilanciare le emissioni di un singolo lampione bisognerebbe piantare oltre trenta alberi! Non mi sembra che il Comune di Mantova in questi anni lo stia facendo. Quando illuminiamo un parco o un giardino teniamo presente che, così facendo, annulliamo i benefici che il parco stesso apporta alla nostra atmosfera.
L’illuminazione delle sponde dei laghi risulta inoltre inopportuna per altri aspetti: la fauna e la flora necessitano di un ciclo di luce-buio che viene loro sottratto proprio in una zona che dovrebbe essere teoricamente a loro tutela. Il Parco del Mincio dovrebbe intervenire per salvaguardare l’ambiente in modo serio e completo.