Da La Stampa del 12/3/2003 BIELLA La prima, sulla Trossi, è stata firmata da Omar Ronda, della
Craking Art, le prossime potrebbero essere realizzate da Ugo
Nespolo e Michelangelo Pistoletto, che il sindaco Gianluca
Susta si è già premurato di interpellare nei giorni scorsi. Il
binomio «rotonda-opera d´arte», ormai diventato un vivace
argomento di discussione da qualche anno in città, torna al
centro dell´attenzione dei cittadini biellesi. Due anni fa il
primo «scandalo» era scoppiato con il gruppo Manifesto n. zero
che aveva arredato cinque rotatorie con porte, manifesti e
cartelloni. Un caso che era perfino diventato oggetto di una
conferenza-dibattito al Chiostro di San Sebastiano. Ora la
bagarre si è riaccesa per l´ultima realizzazione di Omar
Ronda, il «Monumento alla gente», che ieri è stato presentato
ufficialmente a palazzo Oropa dall´autore, dall´assessore alla
Cultura Vittorio Barazzotto e dal sindaco Susta. «Diastrae il
guidatore, è contraria al codice della strada» ha argomentato
il coro dell´opposizione in Comune. La struttura, illuminata
di notte, è circolare, alta alcuni metri, e si compone di
mille formelle con i volti di altrettante persone di varie
nazionalità. «L´opera racchiude un messaggio positivo – ha
spiegato Ronda – In un momento critico come questo, con i
venti di guerra e una crisi mondiale che affligge le nostre
industrie, speriamo possa portare fortuna al Biellese». «Le
polemiche? – ha aggiunto Susta -. Sono tipiche di chi si
compiace della sua decadenza, di chi vive nel passato. La
Cracking Art è stata invitata ad esporre alla Biennale di
Venezia, ad Arezzo e a Riccione, è grave che a casa sua debba
subire delle critiche». Un ultimo particolare: il monumento è
stato donato da Ronda attraverso una sorta di joint-venture
con il Comune. L´artista, insieme a una agenzia, gestirà gli
otto totem pubblicitari che sono sistemati attorno alla
rotatoria, introitando i proventi della operazione.
p. g.