l’inquinamento luminoso all’attenzione della Commissione Esteri

Un’interessante comunicazione di Emilio Sassone Corsi (Presidente UAI) a proposito della risoluzione depositata alla Commissione degli Esteri della Camera. Cari Amici,
l’On. Valerio Calzolaio mi ha proprio oggi comunicato che ha depositato la risoluzione alla Commissione Esteri della Camera che vi riporto di seguito.
Come potete vedere è stata firmata da molti altri parlamentari di diversi partiti politici. Ringrazio pubblicamente l’On. Valerio Calzolaio a nome di tutti gli Astrofili italiani per il suo personale impegno in questa lotta. é un atto molto importante per porre il problema dell’inquinamento luminoso al giusto livello di attenzione politica in vista del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea e si aggancia strettamente all’iniziativa dell’UAI riguardante l’appello al Consiglio d’Europa per la protezione del cielo notturno. A questo appello hanno risposto moltissime associazioni di astrofili italiane ed europee ma anche associazioni di ambientalisti e Parchi regionali e nazionali. Chi non avesse ancora sottoscritto l’appello è invitato a farlo entro e non oltre il prossimo 10 Marzo (eventualmente inviando per fax l’appello al numero 06-2534.2116). Il prossimo 15 Marzo, infatti, all’interno di una riunione di tutte le associazioni europee che si terrà a Parigi saranno raccolte tutte le lettere ricevute da tutta Europa e saranno spedite al Consiglio d’Europa. Il testo dell’appello si trova sul sito UAI.
Ricordo infine a tutti che sul tema dell’inquinamento luminoso nei giorni 2-3-4 Maggio prossimi si terrà a Frascati il Light Pollution International Workshop, un seminario di studio ed approfondimento per astrofili e operatori illuminotecnici organizzato da UAI, CieloBuio e IDA. Anche di questo troverete tutti i dettagli sul sito UAI.
A presto e … lottiamo tutti per avere cieli più scuri!

Emilio Sassone Corsi

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CALZOLAIO – RISOLUZIONE IN COMMISSIONE III (Esteri)

Considerato che

– il fenomeno dell’inquinamento luminoso è ormai diffuso al livello mondiale e, in modo particolare, nell’ambito territoriale del continente europeo;
– la situazione è particolarmente peggiorata negli ultimi anni e oltre il 90% della popolazione europea e americana vede il cielo notturno con pochissime stelle e tonalità giallo-arancione, una nebbia luminosa causata da luce eccessiva e mal direzionata, con danni ambientali, sociali, culturali, scientifici, emotivi e sprechi energetici ed economici;
– in Italia e anche in altri Paesi della Comunità Europea sono state prese iniziative egolamentari e legislative volte a limitare questa grave forma di alterazione del cielo notturno;
– una seria lotta all’inutile dispersione di luce verso il cielo stellato, generata dall’illuminazione esterna, comporta anche indubbi vantaggi in ordine alla riduzione dei consumi energetici, peraltro auspicata e richiesta dal Protocollo di Kyoto per contenere l’emissione di gas serra;
– già l’UNESCO nel 1992 ha promulgato la Dichiarazione dei Diritti delle Generazioni Future in cui viene espressamente sancito il diritto alla conservazione del cielo, in tutta la sua purezza;
– sono stati lanciati vari appelli ai Governi mondiali per la salvaguardia del cielo notturno;

impegna il Governo

a proporre in sede UNESCO il cielo notturno come patrimonio dell’umanità,

ad agire in ogni sede internazionale, in articolare durante la Presidenza italiana della UE, affinché il cielo notturno venga dichiarato e considerato un bene ambientale da tutelare al fine di consentire alle generazioni presenti e future la possibilità di continuare a conoscere, studiare e ammirare il cielo stellato e i suoi fenomeni.

Roma, 5 marzo 2003

Onn. Valerio Calzolaio, Luana Zanella, Alberto Michelini, Ugo Intini, Agazio Loiero, Giovanna Melandri, Gregorio Dell’Anna, Marina Sereni, Laura Cima, Pietro Folena, Fabrizio Vigni, Famiano Crucianelli, Marco Boato, Valdo
Spini, Landi di Chiavenna

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