Politecnico di Milano – I Facoltà di Architettura
Corso di Laurea in Architettura a.a.2001/2002
Tesi di laurea di:
Tettamanzi Roberto bob.tanzi@libero.it
Torri Marco torrimarco@libero.it
Relatore: Prof. Arch. Giuliano Dall’o’
Co-Relatrice: Arch. Annalisa Galante
L’Inquinamento luminoso del cielo notturno la corretta illuminazione notturno riqualifica l’architettura dei luoghi
ABSTRACT
L’inquinamento luminoso è l’ultima forma di inquinamento con cui i nostri tempi ci mettono a confronto; si tratta di controllare l’illuminazione notturna delle nostre città in maniera tale che la luce sia diretta verso ciò che va illuminato (strade, monumenti, edifici) e non verso il cielo. Fare architettura significa anche modellare la luce artificiale, disegnare prospettive, creare atmosfere, significa far leggere nella notte le architetture che di giorno a volte non vengono osservate, usando come strumento la luce.
Tutto questo va accuratamente studiato in modo che si rispetti l’ambiente: il cielo notturno, la visione delle stelle che ormai nelle nostre città è un ricordo. Migliorare l’ambiente per riqualificare i luoghi.
Questa tesi segue un percorso conoscitivo, partendo con lo spiegare cos’è l’inquinamento luminoso, quali sono le leggi e le norme per contrastarlo, per poi parlare della L.R. 17/00 della Regione Lombardia sulla cui base verrà analizzata la situazione del centro storico del Comune di Saronno, nell’hinterland milanese. Il progetto è rivolto alla messa a norma dell’illuminazione del centro; si è fatto un nuovo progetto illuminotecnico secondo i canoni di legge, che riqualifichi i luoghi. Dopo aver rilevato gli edifici di contorno all’asse centrale e averli riportati in un programma CAD, è stato creato un modello tridimensionale di come si presenta attualmente il centro di Saronno, con inserite le illuminazioni onde avere immagini tridimensionali sia nella configurazione di giorno che in quella notturna. Da questo modello è stato sviluppato il progetto con l’uso di un programma di calcolo illuminotecnico computerizzato.
L’obiettivo era dimostrare che con una corretta illuminazione si migliora la percezione dei luoghi, con un’adeguata distribuzione dell’illuminamento (realizzata con ottiche e lampade di moderna concezione) si ottiene inoltre un abbassamento dei costi di gestione e quindi un risparmio energetico.
Questi obiettivi sono stati raggiunti con l’adozione di lampioni di nuova concezione, a forma arcuata, con un corpo luminoso di recente progettazione (Amo roma della ditta Fivep).
A livello sperimentale (valori risultanti dal programma Litestar) la potenza installata diminuisce del 8,6% e la luminanza (parametro che indica quanto è illuminata una superficie, nello specifico il pavimento di strada e piazze) è aumentata del 44,51%.
Tutto questo applicando la normativa della legge regionale 17/00, a dimostrazione che questa legge disciplina in modo corretto gli impianti e che gli stessi, se ben realizzati, portano a un netto risparmio energetico, pongono le basi per la riqualificazione delle architetture delle città, nel rispetto del cielo notturno.
INDICE GENERALE
Abstract pag. 9
Capitolo 1
Introduzione pag. 10
Capitolo 2
Storia della pubblica illuminazione pag. 12
2.1 la nascita pag. 12
2.2 le lampade elettriche pag. 13
2.3 le prime centrali di produzione per l’illuminazione pag. 16
Capitolo 3
Illuminazione pubblica oggi, sinonimo di inquinamento luminoso? pag. 17
3.1 inquinamento luminoso:definizioni e cause pag. 18
3.2 apparecchi di illuminazione pag. 21
3.2.1 le lampade pag. 22
3.2.2 le armature pag. 24
3.3 le curve fotometriche pag. 28
3.4 confronti tra corpi illuminanti pag. 32
3.4.1 le sfere pag. 33
3.4.2 le lanterne pag. 34
3.4.3 illuminazione stradale pag. 35
3.4.4 fari e torri faro pag. 35
3.4.5 facciate di edifici e monumenti pag. 37
3.5 la luminanza : cos’è pag. 39
3.6 conclusioni pag. 40
3.7 gli effetti dell’inquinamento luminoso sulla fauna e sulla flora pag. 41
Capitolo 4
Leggi e decreti – la mancanza di una legge di stato pag. 44
4.1 disegno legge del 1996 pag. 44
4.2 disegno legge Camera e Senato italiano pag. 45
4.2.1 la proposta di legge al Senato pag. 45
4.2.2 la proposta di legge alla Camera pag. 46
4.3 leggi regionali vigenti sul territorio italiano pag. 46
4.3.1 la legge regionale veneta pag. 46
4.3.2 la legge regionale toscana pag. 47
4.3.3 la legge regionale Piemonte pag. 47
4.3.4 la legge regionale della Val d’Aosta pag. 47
4.3.5 la legge della regione Lombardia pag. 47
4.4 regolamenti comunali pag. 48
4.4.1 il regolamento comunale di Frosinone pag. 48
4.4.2 il regolamento comunale di Civitavecchia pag. 48
4.4.3 il regolamento comunale di Scandicci pag. 48
4.4.4 l’ordinanza del comune di Romano d’Ezzelino pag. 48
4.4.5 l’ordinanza del comune di Desenzano pag. 48
4.4.6 l’ordinanza del comune di Nove pag. 49
4.4.7 l’ordinanza del comune di Molvena pag. 49
4.4.8 l’ordinanza del comune di Spino d’Adda pag. 49
4.4.9 l’ordinanza del comune di Bassano del Grappa pag. 49
4.4.10 l’ordinanza del comune di Lodi pag. 49
4.4.11 la circolare del Ministero della Pubblica Istruzione pag. 49
4.5 Normative UNI pag. 50
Capitolo 5
Legge Regionale Lombardia 27/3/2000 pag. 51
5.1 Legge regionale 27 Marzo 2000 n°17 “MISURE URGENTI IN
TEMA DI RISPARMIO ENERGETICO AD USO DI ILLUMI-
NAZIONE ESTERNA E DI LOTTA ALL’INQUINAMENTO
LUMINOSO” pag. 51
5.2 aspetti caratteristici Legge Regionale Lombardia n° 17/00 pag. 54
5.2.1 intensità luminosa massima consentita pag. 54
5.2.2 emissione diretta e riflessa pag. 55
5.2.3 riferimenti normativi pag. 55
5.2.4 controllo dei flussi luminosi indesiderati pag. 55
5.2.5 ambiente pag. 56
5.2.6 risparmio energetico pag. 56
5.2.7 innovazione tecnologica pag. 56
5.2.8 sicurezza pag. 56
5.2.9 aspetti significativi pag. 57
Capitolo 6
Criteri di applicazione della Legge Regionale pag. 58
6.1 finalità pag. 58
6.2 adempimenti pag. 58
6.2.1 la Regione pag. 58
6.2.2 le Province pag. 59
6.2.3 i Comuni pag. 59
6.2.4 gli osservatori astronomici pag. 61
6.2.5 le case costruttrici, importatrici, fornitrici pag. 61
6.2.6 i progettisti pag. 62
6.2.7 gli installatori pag. 62
6.2.8 definizione pag. 62
6.2.9 premesse pag. 62
6.2.9.1 disposizioni generali pag. 62
6.2.9.2 disposizioni particolari per le fasce di rispetto pag. 64
6.2.10 criteri comuni pag. 64
Capitolo 7
Il progetto
7.1 descrizione della città pag. 67
7.2 arte a Saronno pag. 71
7.3 assetto urbanistico pag. 74
7.4 il rilievo dell’esistente pag. 77
7.4.1 i luoghi pag. 77
7.4.2 l’obiettivo pag. 77
7.4.3 l’idea di progetto pag. 77
7.4.4 il rilievo illuminotecnico dell’esistente pag. 84
7.5 il progetto illuminotecnico pag. 89
Capitolo 8
Linee Guida: Piani Comunali dell’Illuminazione Progettazione
d’Impianti per Aree Omogenee pag. 103
8.1 introduzione alle normative regionali per il risparmio energetico e
contro l’inquinamento luminoso pag. 103
8.2 introduzione ai piani di illuminazione pag. 103
8.2.1 che cosa s’intende per Piano di Illuminazione Pubblica pag. 103
8.2.2 esigenze e motivazioni pag. 104
8.2.3 beneficiari dei piani d’illuminazione pag. 104
8.2.4 vantaggi economici pag. 104
8.3 piano d’illuminazione Pubblica Comunale : Finalità pag. 105
8.3.1 definizione di Inquinamento Luminoso pag. 105
8.3.2 finalità dei piani d’illuminazione pag. 105
8.3.3 individuazione delle fasi di studio e sviluppo del piano pag. 105
8.4 piano d’illuminazione Pubblica : Ambiti operativi pag. 106
8.4.1 rilievo degli impianti esistenti pag. 106
8.4.2 suddivisione del territorio pag. 106
8.4.3 aree omogenee pag. 106
8.4.4 stesura del piano di illuminazione pag. 107
8.5 linee guida per la progettazione di alcune tipologie di impianto nel
rispetto della Legge Regionale Lombarda n. 17, 27 marzo 2000 pag. 108
8.5.1 criteri comuni pag. 108
8.5.2 impianti extraurbani pag. 109
8.5.3 grandi aree pag. 109
8.5.4 impianti sportivi pag. 109
8.5.5 centri storici e vie commerciali pag. 110
8.5.6 illuminazione di edifici e monumenti pag. 110
Appendice 1 Legge Regionale 27 marzo 2000 n. 17 pag. 111
Appendice 2 requisiti illuminotecnici delle strade traffico motorizzato pag. 116
Appendice 3 valutazione degli oneri di manutenzione pag. 119
Capitolo 9
Conclusioni pag. 127
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Bibliografia pag. 128
Allegati – Calcoli illuminotecnici pag. 132
Allegato n. 1 – Piazza Libertà esistente pag. 132
Allegato n. 2 – Piazza Libertà progetto pag. 142
Allegato n. 3 – Corso Italia iniziale esistente pag. 152
Allegato n. 4 – Corso Italia iniziale progetto pag. 161
Allegato n. 5 – Corso Italia finale esistente pag. 171
Allegato n. 6 – Corso Italia finale progetto pag. 181
Allegato n. 7 – Piazza San Francesco esistente pag. 191
Allegato n. 8 – Piazza San Francesco progetto pag. 201