Vallonea e luci, Verdi di rabbia

Il Gallo – Quindicinale a distribuzione gratuita nel Basso Salento.

21 settembre – 4 Ottobre 2002 Tra i tanti interventi, in contrasto con l’iniziativa della Provincia di Lecce di illuminare la quercia Vallonea, ha fatto molto discutere quello di Grazia Francescato, Presidente Onorario Nazionale dei Verdi, nonché Assessore alle Politiche ambientali di Tricase. Intervento che fa discutere perché quello dell’illuminazione della quercia Vallonea è sempre stato un progetto fortemente caldeggiato da Antonio Musio, capogruppo della Margherita alla Provincia, nonché Presidente del Consiglio comunale di Tricase. La Francescato, però, desidera smorzare i toni, affermando che “non è mia volontà fare polemica. Sono convinta che le persone che hanno promosso tale iniziativa lo abbiano fatto con le migliori intenzioni pensando di valorizzare la Vallonea. Noi ambientalisti, però, restiamo dell’idea che bisognava lasciare tutto al naturale. I pali dell’illuminazione, sistemati in quella maniera, ingombrano ed ingabbiano. L’illuminazione probabilmente non darà fastidio alla secolare quercia, potrebbe però danneggiare la fauna notturna che caratterizza quella zona. Ma attenzione”, precisa Francescato, “quello che è avvenuto non è una tragedia: si può rimediare. La Provincia fa bene ad illuminare le strade, ma quei pali andrebbero spostati e non credo ci voglia chissà cosa…”. Nonostante le sue dichiarazioni concilianti, si capisce che alla Francescato non è andata giù “la scarsa considerazione nei confronti dell’Ufficio dell’Agenda 21 che con tanti sacrifici abbiamo aperto a Tricase. Fare Agenda 21 vuol dire che occorre integrare tutti i progetti facendo in modo che siano sostenibili. Che senso ha impostare tutta la politica di governo del territorio in un modo, se poi altri partono con dei progetti che non tengono conto della sostenibilità? Bastava metterci al corrente e magari cooperare…”. Le accuse che si rivolgono alla Francescato sono quelle di aver parlato solo a cose fatte e di aver interesse ad intervenire sull’argomento per la risonanza mediatica che l’argomento Vallonea può regalare. “Non conoscevo il progetto”, ribadisce il Presidente dei Verdi, “perché nessuno aveva provveduto ad informare né la sottoscritta né gli uffici comunali. Tra l’altro, lo scorso novembre, il sindaco Coppola aveva scritto alla Provincia perché fosse coinvolto nel progetto un nostro tecnico. Lettera alla quale, non so se per un disguido o meno, non è seguita alcuna risposta. Avessi saputo prima come stavano le cose, state ben certi che non avrei aspettato la fine dei lavori. Avrei strumentalizzato la vicenda? Ma non scherziamo… Piuttosto voglio ancora ribadire che, come ho fatto sin dalla mia nomina assessorile, non ho alcuna intenzione di infilarmi in beghe politiche locali e quel progetto, anche fosse stato stilato dal sindaco Coppola, in persona lo avrei criticato lo stesso!”. L’intenzione di non volere dare vita ad una sterile, se non dannosa, polemica è confermata dal portavoce del gruppo politico della Margherita, Cosimo Longo: “Noi abbiamo espresso soddisfazione per la realizzazione da parte della Provincia di quel tratto di illuminazione che favorisce una migliore fruizione del sito da parte di passanti e turisti e, soprattutto, rende più sicura la circolazione stradale. Per evitare strumentalizzazioni, però, il gruppo politico della Magherita chiede che la Provincia promuova uno studio tecnico dell’impianto per capire se l’attuale illuminazione possa danneggiare la flora e la fauna della zona ed eventualmente modificare la disposizione dei corpi illuminanti” e auspica che “per una maggiore sicurezza tutto il tratto di strada che collega Tricase alle marine venga dotato di illuminazione pubblica”. Longo, facendo riferimento alla posizione della Francescato, ci tiene, però, anche a dire che “gli scavi hanno avuto inizio un bel pò di tempo fa, mentre i Verdi e la Francescato hanno fatto sentire la loro voce solo ora. Il progetto, poi, è passato dalla Provincia dove i Verdi hanno una rappresentanza qualificata…”.

Giuseppe Cerfeda

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