1° CRITERIO: Come Illuminare – Controllo del flusso luminoso diretto

Come e dove inviare la luce?
Sicuramente verso il basso, senza essere intrusiva o abbagliante.
Approfondimento: 1. Controllo del flusso luminoso diretto
“ Utilizzare apparecchi che, nella loro posizione di installazione, devono avere una distribuzione dell’intensità luminosa massima per gamma>90°, compresa tra 0,00 e 0,49 candele per 1000 lumen di flusso luminoso totale emesso; a tale fine, in genere, le lampade e gli eventuali elementi di protezione trasparenti devono essere ‘incassaté nel vano ottico superiore dell’apparecchio stesso”

Commento 1: Leggi che già impongono tale prescrizione ovunque:
Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Puglia, Umbria
Commento 2: Sono certamente conformi a tale 1° CRITERIO FONDAMENTALE corpi illuminanti installati ORIZZONTALI e con vetro di protezione o chiusura PIANO inoltre hanno questi ulteriori vantaggi:
– Non inquinano e non abbagliano,
– Si sporcano meno, e sono più facilmente pulibili,
– Hanno una minore perdita di efficienza,
– Non ingialliscono,
– Sono più resistenti anche ad eventi accidentali,
– Costano meno,
–Non sono elementi mobili nell’armatura a rischio di cadute,


Figura 1 – Tipologie di apparecchi non conformi a questo 1° CRITERIO FONDAMENTALE


Figura 2 – Tipologie di apparecchi conformi a questo 1° CRITERIO FONDAMENTALE

2. VERIFICA conformità degli apparecchi
Per verificare il valore dell’intensità luminosa per angoli gamma di 90° ed oltre e la conformità di un apparecchio alle leggi esistenti è INDISPENSABILE farsi dare i DATI FOTOMETRICI in formato tabulare numerico.
Come indicato in numerose leggi :
“provvedono a corredare la documentazione tecnica dei seguenti documenti:
b) la misurazione fotometrica dell’apparecchio, sia in forma tabellare numerica su supporto cartaceo, sia sotto forma di file standard normalizzato, tipo il formato commerciale “Eulumdat” o analogo; la stessa deve riportare:
· l’identificazione del laboratorio di misura ed il nominativo del responsabile tecnico;
· la posizione dell’apparecchio durante la misurazione;
· la dichiarazione dal responsabile tecnico di laboratorio o di enti terzi, quali l’IMQ, circa la veridicità delle misure.
……“

Commento 1: Dove ci sono le leggi che lo richiedono quali Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Abruzzo e comunque anche altrove, per fare la verifica, IMPORRE SEMPRE ai produttori, agli importatori ed ai fornitori di apparecchi per l’illuminazione di fornire quanto sopra riportato.
Commento 2: Chi fornisce esattamente quanto sopra riportato (obbligatorio dove le leggi lo prescrivono ma necessario anche dove non prescritto) da segno oltretutto di SERIETà, TRASPARENZA E DISPONIBILITà.
Commento 3: Qualsiasi autodichiarazione NON ha alcun valore di legge, di verifica o di scarico responsabilità quindi quello indicato é L’UNICO MODO PER VERIFICARE LA CONFORMITà DEGLI APPARECCHI ILLUMINANTI ALLE LEGGE ED ALLE PROPRIE SCELTE.

Metodi di lettura di una tabella fotometrica:
1- Inserendo un files eulumdat (di solito hanno estensione .ldt) all’interno di un software illuminotecnico e poi visualizzando la tabella fotometrica di ogni angolo GAMMA per ogni piano C. (il software Easy Light – Save the sky contiene al suo interno oltre 7000 curve fotometriche certificate dai fornitori e si può usare per caricare e verificare qualsiasi curva fotometrica che ci viene sottoposta visualizzando direttamente la tabella nel formato sotto indicato http://cielobuio.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1192 ).
2- Facendosi rilasciare direttamente la tabella dei dati fotometrici in formato cartaceo. Si riporta di seguito una tabella fotometrica di esempio Gamma/C.

Tabella 1 – Tabella dell’intensità luminosa (cd/klm) di apparecchio d’illuminazione tratto dai certificati “performance” dell’ IMQ

Tabella 1 – Tavola delle intensità luminose per ogni piano C per angolo compresi tra gamma=0° (direzione sotto l’apparecchio sino a 90° (direzione orizzonte) per arrivare a 180° (direzione allo zenit dell’apparecchio). Tale tabella non può fermarsi ad angoli gamma di 90° ma deve arrivare sino a 180°.
NB. Verificare sempre che le tabelle non siano state “tagliate” in quanto per chi non si occupa di inquinamento luminoso è poco interessante ed ingombrante riportare i valori anche per γ maggiori di 90°. Questo si può vedere facilmente se per esempio per γ=87.5° l’intensità luminosa è molto diversa da zero e per γ=90° l’intensità riportata è zero

L’apparecchio è conforme alla legge se le linee oltre i 90° (in rosso) riportano valori delle intensità luminose minori o uguali a 0.49 cd/klm (essendo la tabella espressa in numeri interi il valore necessario epr la conformità è zero).
Ove non ci sono leggi o le leggi prescrivono altri valori utilizzare comunque la tabella per le verifiche.
Anche le tabelle non danno la certezza assoluta della veridicità dei dati.
La sicurezza delle misure fotometriche si può avere richiedendo dati fotometrici certificati da enti terzi come ad esempio certificati da laboratori che possono apporre sugli apparecchi il marchio “Performance” dell’Istituto Marchio di Qualità Italiano.

Commento 1: Effetto dell’inclinazione
Un ulteriore aspetto importante da verificare è la posizione di misura dell’apparecchio e l’effettiva posizione di installazione.
In linea di principio quasi tutto gli apparecchi vengono fotometrati con vetro piano orizzontale, ma se poi costruittivamente possono essere installati solo inclinati è evidente non c’é corrispondenza fra apparecchio e dati certificati forniti e quindi non c’é conformità alle prescrizioni.
Commento 2: Gli apparecchi possono essere inclinati?
Se la tabella fotometrica per esempio mostra che anche per gamma uguale a 85° tutte le intensità luminose sono zero, mentre questo non vale per gamma uguale a 80°, l’apparecchio può essere inclinato di 5°.
In linea di massima è SEMPRE meglio per confort visivo e per legge porre gli apparecchi ORIZZONTALI anche se qualche apparecchio può essere inclinato sino a 5°. Non ci risulta che esistano apparecchi che possono essere inclinati oltre 5° e continuare a rispettare il 1° CRITERIO FONDAMENTALE (0.49cd/klm a 90° ed oltre).

Approfondimenti Catalogo Prodotti On-Line: http://cielobuio.org/cielobuio/prodotti.htm
ATTENZIONE: Avendo carattere internazionale NON tutti i prodotti inseriti rispondono a questo 1° CRITERIO FONDAMENTALE. Leggere attentamente le modalità di consultazione.

Tipologia degli impianti d’illuminazione

E’ importante sottolineare che se l’apparecchio appare conforme a questo 1° CRITERIO FONDAMENTALE, non è detto che lo sia l’impianto o semplicemente l’installazione anche ad esempio a causa di una corretta inclinazione. Seguono dei disegni illustrativi di tipologie di impianti.


Figura 3 – Apparecchi non conformi a questo 1° CRITERIO FONDAMENTALE. Alcune di queste tipologie sono ammesse in alcune leggi (per esempio gli incassi a led in modo limitato a specifiche deroghe) quello che fa fede è SEMPRE la tabella fotometrica di cui al paragrafo 2


Figura 4 – Apparecchi conformi a questo 1° CRITERIO FONDAMENTALE. Le tipologie 6 e 8 sono ammesse esclusivamente per l’illuminazione di edifici storici a di alto valore architettonico ove non possa essere fatto altrimenti.

Commissione Tecnico Scientifica di CieloBuio

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