Legge della Regione Lombardia n. 17 del 27/03/2000
"Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e
di lotta allinquinamento luminoso"
Delibera della Giunta Regionale n. 7 / 2611 del
2/12/2001
"Aggiornamento dellelenco degli osservatori astronomici in Lombardia e
determinazione delle relative fasce di rispetto"
Delibera della Giunta Regionale n. 7/6162 del
20/09/2001
"Criteri di applicazione della L.R. n. 17 del 27/03/01"
Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla
realizzazione dei questo documento ed alla realizzazione delle fotografie di questo
documento: Bajoni Carlo, Benatti Roberto, Bonata Diego, Bonomi Ivan, Dalla Gassa Leopoldo,
Di Sora Mario, Duches Alberto, Falchi Fabio, Minuto Silvano, Rama Franco, Rossi Eric,
Scannabissi Andrea, Scardia Marco, Vedovato Marco.
Per qualsiasi informazione : info@cielobuio.org
Ottobre 2001
Criteri per lapplicazione della legge regionale 27 marzo 2000, n. 17
Delibera della Giunta regionale
N.7/6162 del 20 settembre 2001
Tratto dal BURL Serie Ordinaria n.40 del 1 Ottobre 2001
[Appendice A - Legge 17/00]
La presente normativa tecnica dà attuazione alle previsioni della legge regionale 27 marzo 2000, n. 17, con cui la Regione Lombardia ha inteso ribadire gli obiettivi di fondo in tema di energia ed ambiente: razionalizzare e ridurre i consumi energetici con iniziative ad ampio respiro che possano incentivare lo sviluppo tecnologico, ridurre linquinamento luminoso sul territorio regionale e conseguentemente salvaguardare gli equilibri ecologici sia allinterno che allesterno delle aree naturali protette e proteggere gli osservatori astronomici ed astrofisici e gli osservatori scientifici, in quanto patrimonio regionale, per tutelarne lattività di ricerca scientifica e divulgativa.
I criteri elaborati, fatte salve le determinazioni di carattere generale o più esplicitamente riferite agli osservatori, sono orientate alla costruzione di impianti per lilluminazione esterna, pubblica e privata, caratterizzati da proprietà illuminotecniche funzionali allabbattimento dellinquinamento luminoso ed al risparmio energetico; per quanto attiene gli aspetti connessi alla sicurezza impiantistica, si rimanda alle vigenti disposizioni normative di settore.
2. Adempimenti La Regione
i dati georeferenziati relativi alla localizzazione dellosservatorio; [Allegato C - Elenco degli osservatori, categorie e coordinate geografiche di riferimento]una relazione sulla tipologia dell'osservatorio e sulla relativa dotazione strumentale; il programma scientifico - culturale annuale o pluriennale; il regolamento per laccesso dei visitatori ed una relazione sulle eventuali infrastrutture di supporto ai medesimi; la relazione storica sull'attività svolta (per gli osservatori in attività, che richiedano linserimento nellelenco ufficiale); le fotografie a colori sullambiente, sul paesaggio e sulla struttura nel suo complesso;
Le province
I comuni
Ai fini dellautorizzazione, il progetto, deve essere redatto in conformità ai presenti criteri e quindi firmato da un tecnico di settore, abilitato, che se ne assume la responsabilità.
Al termine dei lavori, linstallatore trasmette al comune la dichiarazione di conformità dell'impianto d'illuminazione ai criteri della L.R. 17/00 ed il certificato di collaudo a norma della legge 5 marzo 1990, n. 46 recante "Norme per la sicurezza degli impianti" e successivi aggiornamenti; la cura e gli oneri dei collaudi sono a carico del committente.
[Allegato I Modello di modulo per la dichiarazione di conformità alla LR17/00 - DOC]
- il certificato di conformità alla l.r. 17/00, su richiesta del progettista, per il prodotto messo in opera sul territorio della Regione Lombardia;
[Alleganto M - Esempio di dichiarazione di conformita' dei prodotti]
- la misurazione fotometrica dell'apparecchio, sia in forma tabellare numerica su supporto cartaceo, sia sotto forma di file standard normalizzato, tipo il formato commerciale "Eulumdat" o analogo; la stessa deve riportare:
[Allegato L - Esempi di curve e tabelle fotometriche]
Gli
installatori
3. Definizione
La l.r. 17/2000 considera inquinamento luminoso dell'atmosfera ogni forma di irradiazione di luce artificiali che si disperda al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata e, in particolar modo, se orientata al di sopra della linea dellorizzonte.
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Fig.1 - Tipici esempi di dispersione di luce ingiustificata verso il cielo o ove non richiesta |
Dalla data di entrata in vigore della l.r. 17/00, tutti i nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, che interessano lintero territorio regionale, ivi compresi quelli in fase di progettazione o in procedura dappalto, devono essere realizzati in conformità ai presenti criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico.
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Fig.2 Impianti di illuminazione NON ammessi dalla LR 17/00 |
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Fig.3 Impianti di illuminazione conformi alla LR 17/00 |
Tutti i capitolati relativi agli
impianti ed apparecchi di illuminazione esterna, pubblici e privati, devono essere
conformi alla l.r. 17/00 e, quindi, ai presenti criteri.
[Allegato N - Capitolato tipo conforme alla LR17/00 -
PDF]
Gli impianti, già in fase di realizzazione alla stessa data, devono, ove possibile nellimmediato, essere dotati di sistemi e accorgimenti atti ad evitare la dispersione di luce verso lalto, fatto salvo lobbligo del loro successivo adeguamento secondo i presenti criteri.
Per gli impianti di illuminazione esistenti e non rispondenti ai requisiti di cui ai presenti criteri, la normalizzazione, fatte salve le prestazioni di sicurezza richieste dalle vigenti norme, deve essere completata entro 18 mesi dallentrata in vigore della l.r.17/00., modificando linclinazione degli apparecchi secondo angoli, per quanto strutturalmente possibile, più prossimi allorizzonte ed inserendo schermi paraluce atti a limitare lemissione luminosa oltre i 90°, se compatibili con i requisiti di sicurezza elettrica.
Disposizioni particolari per le fasce di rispettoTutte le sorgenti di luce
ricadenti nelle fasce di rispetto degli osservatori, non rispondenti ai presenti criteri,
devono, entro quattro anni dallentrata in vigore della l.r. 17/00, essere modificate
onde ridurre linquinamento luminoso ed il consumo energetico mediante l'uso di
lampade al sodio ad alta e bassa pressione, ovvero di lampade con analoga efficienza, in
relazione allo stato della tecnologia;
[Appendice
B Elenco degli osservatori e fasce di rispetto (Delibera n.2611 del 11 Dicembre
2000)]
[Al capitolo 8 sono chiariti inoltre gli interventi di
adeguamento sugli impianti e sugli apparecchi che devono avvenire con la medesima
tempistica: 4 anni]
Gli impianti antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico devono possedere, contemporaneamente, i seguenti requisiti:
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Fig.4 Alcuni modelli di apparecchi conformi alla L.R. 17/00. Nel sito di CieloBuio: http://www.cielobuio.org/cielobuio/prodotti.htm è possibile accedere ad una guida fotografica di prodotti buoni dal punto di vista dell'inquinamento luminoso per i quali i produttori hanno dato la loro disponibilità alla pubblicizzazione. (Attenzione non tutti i prodotti nel sito sono conformi alla L.R. 17/00). |
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Fig.5 - Apparecchi dilluminazione che è possibile trovare nelle nostre città NON conformi alla L.R. 17/00. |
Tipo di lampada | Efficienza (Lumen / Watt) | Vita media della lampada (ore) |
Incandescente | 8 25 | 1000 - 2000 |
Vapore Del Mercurio | 13 - 48 | 12000 - 24000+ |
Alogenuri Metallici | 60 100 | 10000 - 15000 |
Fluorescente | 60 100 | 10000 - 24000 |
Sodio Ad alta pressione | 45 110 | 12000 - 24000 |
Sodio Di Pressione Bassa | 80 180 | 10000 - 18000 |
Tabella comparativa dei tipi di lampade più comuni (Cortesia International DarkSky Association - 1999) |
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Fig.6 Alcuni degli aspetti che possono caratterizzare la conformazione degli apparecchi illuminanti necessari per soddisfare le esigenze espresse nella L.R.17/00 |
Per le tipologie impiantistiche di seguito elencate, ad integrazione di quanto previsto al capitolo 5, devono, altresì essere applicati i seguenti criteri.
Extraurbani![]() |
Fig.7 Impianto stradale extraurbano (con pista ciclabile) conforme alla LR17/00 e realizzato ad Usmate dopo lapprovazione della LR17/00 |
Lilluminazione di autostrade, tangenziali, circonvallazioni, ecc. deve essere garantita con limpiego, preferibilmente, di lampade al sodio a bassa pressione; sono ammessi, ove necessario, analoghe lampade ad alta pressione.
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Fig.8 Ai lati della foto due parcheggi conformi alla LR17/00 ed al centro uno realizzato con sfere in parte schermate comunque non conformi alla LR 17/00 |
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Fig.9 - Torri faro "palesemente" inquinanti. Nell'ultimo impianto a destra infatti, il cappello ha l'unico obiettivo di proteggere gli apparecchi dilluminazione dalle intemperie. |
Gli impianti devono essere dotati di appositi sistemi di spegnimento o di riduzione della luminanza nei periodi di non utilizzazione.
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Fig.10 - Torri faro conformi alla L.R.17/00 |
Linstallazione di torri-faro, deve prevedere una potenza installata inferiore, a parità di luminanza delle superfici illuminate, a quella di un impianto con apparecchi tradizionali, ovvero se il fattore di utilizzazione, riferito alla sola superficie stradale, superi il valore di 0,5.
Centri storici e vie commercialiI centri luminosi, in presenza di alberature, devono essere posizionati in modo da evitare che il flusso verso le superfici da illuminare sia intercettato significativamente dalla chioma degli alberi stessi.
Lilluminazione dei centri storici deve dare preferenza agli apparecchi posizionati sotto gronda o direttamente a parete.
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Fig.11 (Nella foto di sinistra) Piazza del comune di Dalmine. Illuminazione conforme alla LR17/00 e sorgenti luminose poste in modo da non interferire con la chioma degli alberi. (Nellimmagine di destra) Due esempi di illuminazione di centri storici con apparecchi sotto gronda (nellimmagine più a destra unapparecchio orizzontale affiancato ad uno inclinato e che invece disperde luce verso lalto). |
Lilluminazione di tali impianti, operata con fari, torri-faro e proiettori, deve essere realizzata nel rispetto delle indicazioni generali di cui al capitolo 5.
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Fig.12 - Impianti sportivi illuminati in modo conforme alla L.R.17/00 con proiettori asimmetrici orientati orizzontalmente e che non disperdono luce vero l'alto. |
La stessa deve essere garantita con limpiego, preferibilmente, di lampade ad alta efficienza; ove ricorra la necessità di garantire unalta resa cromatica, è consentito limpiego di lampade agli alogenuri metallici.
Gli impianti devono essere dotati di appositi sistemi di variazione della luminanza in relazione alle attività/avvenimenti, quali allenamenti, gare, riprese televisive, ed altri.
I proiettori devono essere di tipo asimmetrico, con inclinazione tale da contenere la dispersione di luce al di fuori dellarea destinata allattività sportiva.
Per gli impianti sportivi di grandi dimensioni, ove siano previste riprese televisive, è consentito affiancare, ai proiettori asimmetrici, proiettori a fasci concentranti comunque dotati di schermature per evitare la dispersione della luce al di fuori delle aree designate.
Nellilluminazione delle piste da sci, deve essere limitata al massimo la dispersione di luce oltre la pista medesima; il calcolo della luminanza deve essere correlato allelevato indice di riflessione del manto nevoso. Gli impianti devono essere spenti entro le ore 21.
Monumenti ed edificiLilluminazione di tali manufatti, fatte salve le indicazioni generali di cui al capitolo 5), deve essere, preferibilmente, di tipo radente, dallalto verso il basso; solo nel casi di conclamata impossibilità e per manufatti di particolare e comprovato valore storico, i fasci di luce possono essere orientati diversamente, rimanendo, comunque, almeno un metro al di sotto del bordo superiore della superficie da illuminare e, in ogni caso, entro il perimetro della stessa, provvedendo allo spegnimento parziale o totale, o alla diminuzione di potenza impiegata entro le ore ventiquattro.
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Fig.13 Tre situazione di illuminazione di palazzi. Nella prima foto a sinistra un palazzo di valore storico con illuminazione mista, dallalto verso il basso ed entro la sagoma delledificio (conforme alla LR17/00) e dal basso verso lalto(non conforme). Nella seconda foto un edificio di nessun interesse artistico, storico, militare o per lamministrazione della giustizia illuminato dal basso con alta potenza installata senza alcun motivo. Nella terza foto lilluminazione delledificio di non indifferente valore storico ed artistico avviene dal basso verso lalto entro la sagoma delledificio stesso come specificato dalla LR17/00 anche se purtroppo la potenza installata sembra eccessiva. |
Limpianto deve utilizzare ottiche in grado di collimare il fascio luminoso anche attraverso proiettori tipo spot o sagomatori di luce ed essere corredato di eventuali schermi antidispersione.
La luminanza media mantenuta non deve superare quella delle superfici illuminate nelle aree circostanti, quali strade, edifici o altro e, in ogni caso, essere contenuta entro il valore medio di 1 cd/m2 .
Lilluminazione dei capannoni industriali deve essere effettuata privilegiando le lampade al sodio a bassa pressione.
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Fig.14 Nelle foto sono evidenziati alcuni apparecchi per illuminazione stradale, di parcheggi e capannoni industriali. Le lampade utilizzate nelle tre foto sono al sodio BP completamente full cut-off a vetro piano orizzontale. |
Per gli edifici privi di valore storico sono da preferire le lampade ad alta efficienza, quali quelle al sodio ad alta pressione ed anche, eventualmente, a bassa pressione; in alternativa possono essere utilizzati impianti dotati di sensori di movimento per laccensione degli apparecchi per l'illuminazione di protezione. Sono da prevedere, altresì, sistemi di controllo che provvedano allo spegnimento parziale o totale, o alla diminuzione di potenza impiegata, entro le ore ventiquattro.
Insegne prive di illuminazione propriaLilluminazione deve essere realizzata dallalto verso il basso, come definito nel capitolo 5 "Criteri comuni".
Appartengono a questa categoria le insegne con sorgenti di luce esterne alle stesse;
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Fig.15 - Tre modi per illuminare le insegne. Nel primo (illuminazione laterale - foto a sinistra) si è evitato di illuminare dal basso ma gran parte della luce viene comunque dispersa verso l'alto. Nel secondo, seppure l'impianto gia' illumini dall'alto verso il basso l'inclinazione degli apparecchi in parte disperdere luce verso l'alto. Nell'ultimo l'illuminazione è rivolta verso il basso ed inoltre le lampade sono perfettamente schermate dall'armatura che si intravvede nella foto. |
Gli impianti di illuminazione
ricadenti in tali ambiti territoriali, fatte salve le disposizioni temporali per
ladeguamento di quelli esistenti alla data di entrata in vigore della legge 17/00,
già indicati al capitolo 4, ed i requisiti generali di cui al capitolo 5, devono
uniformarsi ai criteri integrativi di seguito richiamati:
[In questo capitolo sono
chiariti i tipi di interventi da attuarsi sugli impianti e sugli apparecchi con le
medesime tempistiche, tranne ove chiaramente specificato, indicate al capitolo 4: 4 anni]
a. La variazione dellinclinazione degli apparecchi pubblici e privati, fissata in mesi sei dalla data di entrata in vigore della l.r. 17/00, deve essere attuata solo in quanto compatibile con le norme tecniche di sicurezza, se previste;
b. ladeguamento degli impianti di illuminazione esterna privati può essere attuato con linstallazione di appositi schermi, o con la sostituzione delle calotte di protezione, ovvero delle lampade stesse, compatibilmente con i requisiti di sicurezza elettrica;
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Fig.16 - Apparecchi che sono stati schermati per l'adeguamento previsto nelle fasce di rispetto. Trattasi di apparecchi normalmente considerati NON a norma (coppe prismatiche e proiettori inclinati). |
c. le lampade sostituite devono essere al sodio ad alta o bassa pressione; solo in caso di materiale impossibilità è consentito limpiego di lampade diverse, purchè con analoga efficienza, in relazione allo stato della tecnologia;
d. gli impianti d'illuminazione esterna pubblici,
ove non sia possibile la variazione dell'inclinazione o la sostituzione delle calotte di
protezione, devono essere adeguati mediante la sostituzione degli apparecchi;
[La sostituzione deve avvenire con apparecchi che rispettano i
"Criteri Comuni" del capitolo 5, tranne nei casi previsti al punto f che
segue per facilitare ladeguamento di apparecchi particolarmente inquinanti]
e. tutti gli impianti di illuminazione esterna, esistenti alla data di entrata in vigore della l.r. 17/00, ove sia possibile mantenere i livelli minimi di sicurezza, se previsti, possono, in luogo dellimpiego di variatori di flusso, essere parzializzati al 50% entro le ore 23.00 nel periodo di ora solare ed entro le ore 24.00 nel periodo di ora legale;
f. Gli apparecchi d'illuminazione altamente inquinanti, come globi, globi con alette schermanti, sistemi a luce indiretta, lanterne o similari, esistenti alla data di entrata in vigore della l.r. 17/00, devono essere schermati e, in ogni caso, dotati di idonei dispositivi in grado di contenere e dirigere nell'emisfero superiore unintensità luminosa massima comunque non oltre 15 cd per 1000 lumen a 90° ed oltre, nonché di vetri di protezione trasparenti, compatibilmente con i requisiti di sicurezza elettrica. Ove non si possano attuare tali misure, gli apparecchi devono essere sostituiti con altri aventi i requisiti di cui al capitolo 5;
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Fig.17 - Un semplice inserimento di schermo paraluce per evitare luce molesta e vesso l'alto. Nella in alto un esempio di adeguamento alla L.R.17/00 presso la stazione centrale di Milano, si è infatti inserito fra lampadina e vetro opalino di protezione una coppa in alluminio per evitare dispersione di luce. |
g. i nuovi impianti d'illuminazione devono possedere i requisiti di cui al capitolo 5 ed essere dotati di sole lampade al sodio ad alta o bassa pressione, ovvero, in caso di materiale impossibilità, di lampade con analoga efficienza, in relazione allo stato della tecnologia e di regolatori di flusso luminoso;
h. le insegne luminose di qualsiasi tipo, di non specifico e indispensabile uso notturno, devono essere spente entro le ore 23.00 nel periodo di ora legale ed entro le ore 22.00 nel periodo di ora solare; le altre entro il relativo orario chiusura.
9. DerogheLa deroga ai presenti criteri è concessa per:
a. tutte le sorgenti luminose internalizzate e quindi non inquinanti, quali quelle allinterno degli edifici, nei sottopassaggi, nelle gallerie, ed in strutture simili, che schermano la dispersione della luce verso l'alto;
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Fig.18 Quattro esempi di luci internalizzate: allinterno di edifici, sotto porticati e in gallerie (pedonali o stradali) |
b. le sorgenti di luce con emissione non superiore ai 1500 lumen cadauna (flusso totale emesso dalla sorgente in ogni direzione) in impianti di modesta entità, cioè costituiti da un massimo di tre centri con singolo punto luce. Per gli impianti con un numero di punti luce superiore a tre, la deroga è applicabile solo ove gli apparecchi, nel loro insieme, siano dotati di schermi tali da contenere il flusso luminoso, oltre i 90°, complessivamente entro 2250 lumen, fermi restando i vincoli del singolo punto luce e dellemissione della singola sorgente, in ogni direzione, non superiore a 1500 lumen;
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Fig.19 Nelle 2 foto di sinistra lilluminazione è conforme alla deroga con 3 punti luce non schermati di max 23W a fluorescenza. Nella foto di sinistra però la deroga è applicabile solo se i 5 apparecchi (punti luce) fossero dotati ciascuno di lampade di max 23W a fluorescenza schermate verso lalto (cosa che non avviene) in modo tale che lemissione massima oltre i 90° non superi complessivamente 2250lumen. |
c. le sorgenti di luce di uso temporaneo o che vengano spente entro le ore 20.00 nel periodo di ora solare ed entro le ore 22.00 nel periodo di ora legale, quali, ad esempio, i proiettori ad alogeni, le lampadine a fluorescenza o altro, regolati da un sensore di presenza;
d. le insegne pubblicitarie non dotate di illuminazione propria, di modesta entità, quali:
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Fig.20 Sulla destra un insegna di esercizio che ai fini della LR17/00 non necessita ne di progetto ne di autorizzazione del sindaco anche se deve comunque essere verificata la rispondenza alle prescrizioni tecniche (0cd/klm a 90° ed oltre). In questo caso linclinazione poco consona alla LR17/00 potrebbe comunque essere compensata dallo schermo naturale del terrazzo. Nella foto di sinistra altro tipo di insegna (conforme alla LR17/00 in quanto illuminata correttamente) che essendo maggiore di 6 metri quadrati richiede comunque progetto e autorizzazione del sindaco. |
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Fig.21 Nella foto di sinistra una vetrina illuminata erroneamente dal basso verso lalto. In quella di destra invece lilluminazione è conforme alla LR17/00. Se la vetrina di destra fosse conforme non necessiterebbe ne di progetto ne di autorizzazione dellautorità competente ai fini della conformita alla LR17/00. |
e. le insegne ad illuminazione propria, anche se costituite da tubi di neon nudi;
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Fig.22 Alcuni tipi di insegne derogate dalla legge e per le quali la legge richiede solamente, ma solo nelle fasce di rispetto, lo spegnimento dopo le 23 o allorario di chiusura dellesercizio. Si vedono: lettere scatolate con illuminazione propria (la scritta cinema), neon nudi (decorazione ingresso al cinema e scritta in cinese), o pannelli ad illuminazione interna (le scritte ristorante e la locandina del cinema). |
f. le sorgenti di luce di cui sia prevista la sostituzione entro quattro anni dalla data di entrata in vigore della l.r. 17/00;
g. le strutture in cui vengano esercitate attività relative allordine pubblico, allamministrazione della giustizia e della difesa, limitatamente alla sola riduzione dei consumi elettrici.
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Fig.23 Alcuni tipi di illuminazioni pubblicitarie. In alto a sinistra: luminarie di natale. Tali insegne se di uso temporaneo (molto limitato nel tempo) possono essere installate in quanto in deroga alla LR17/00. In alto a destra: Insegna dei Carabinieri in deroga alla legge in quanto di struttura in cui si esercita ordine pubblico (in deroga anche per quanto riguarda lo spegnimento dopo le 22 nelle aree di protezione degli Osservatori Astronomici). In basso a sinistra: Interessante illuminazione completamente schermata e con bassi valori di illuminazione, più che sufficienti per lo scopo che si prefiggono. In basso a destra: Insegna desercizio in deroga alla legge in quanto non del tipo illuminata dallesterno, tale insegna comunque nelle aree di protezione degli osservatori deve essere spenta entro le 22 o lorario di chiusura dellesercizio. |
La revoca delle deroghe di cui sopra, per le zone tutelate, consegue a specifiche indicazioni concordate tra i comuni interessati e gli osservatori.
La deroga di cui alla lettera d) è limitata alla sola progettazione, ai fini dellautorizzazione di cui allart. 4, comma 1 lettera b), della l.r. 17/00.
Per tutte le insegne luminose permane comunque lobbligo dello spegnimento totale, così come indicato alla lettera h) del capitolo 8.
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Fig.24 Illuminazione (notturna e diurna) di aiuole e di giardini con impianto conforme alla LR17/00 e del relativo regolamento di attuazione. |
10. Divieti
Luso di fari fissi o roteanti per meri fini pubblicitari. di richiamo o di altro tipo, è vietato su tutto il territorio della Regione Lombardia.
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Fig.25 Fasci di luce pubblicitari di tipo
fisso o rotante. I suddetti tipi di illuminazione sono assolutamente vietati su tutto il
territorio regionale. In modo del tutto analogo sono assolutamente vietati altri tipi di richiami luminosi pubblicitari non appartenenti alla categoria insegne, analizzate nelle deroghe del capitolo 9, quali mongorfiere luminose, scritte luminose proiettate in cielo o altro. |
[Allegato N - Esempio di Ordinanza tipo per lo spegnimento di fasci di luce "Laser" pubblicitari]
CieloBuio - Coordinamento per la Protezione del Cielo Notturno