VISUAL Regolamento di Attuazione
della LR 17/00

Legge della Regione Lombardia n. 17 del 27/03/2000
"Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso"

Delibera della Giunta Regionale n. 7 / 2611 del 2/12/2001
"Aggiornamento dell’elenco degli osservatori astronomici in Lombardia e determinazione delle relative fasce di rispetto"

Delibera della Giunta Regionale n. 7/6162 del 20/09/2001
"Criteri di applicazione della L.R. n. 17 del 27/03/01"

 

Interpretare, capire, conoscere ed approfondire
la LR 17/00 e le relative delibere

[fra parentesi quadre ed in carattere italico commenti, osservazioni, descrittivi di foto]

 Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dei questo documento ed alla realizzazione delle fotografie di questo documento: Bajoni Carlo, Benatti Roberto, Bonata Diego, Bonomi Ivan, Dalla Gassa Leopoldo, Di Sora Mario, Duches Alberto, Falchi Fabio, Minuto Silvano, Rama Franco, Rossi Eric, Scannabissi Andrea, Scardia Marco, Vedovato Marco.
Per qualsiasi informazione : info@cielobuio.org
Ottobre 2001

Criteri per l’applicazione della legge regionale 27 marzo 2000, n. 17

Delibera della Giunta regionale N.7/6162 del 20 settembre 2001
Tratto dal BURL Serie Ordinaria n.40 del 1 Ottobre 2001
[Appendice A - Legge 17/00]

Libera Interpretazione a cura di
Cielobuio – Coordiamento nazionale per la protezione del cielo notturno

1. Finalità

La presente normativa tecnica dà attuazione alle previsioni della legge regionale 27 marzo 2000, n. 17, con cui la Regione Lombardia ha inteso ribadire gli obiettivi di fondo in tema di energia ed ambiente: razionalizzare e ridurre i consumi energetici con iniziative ad ampio respiro che possano incentivare lo sviluppo tecnologico, ridurre l’inquinamento luminoso sul territorio regionale e conseguentemente salvaguardare gli equilibri ecologici sia all’interno che all’esterno delle aree naturali protette e proteggere gli osservatori astronomici ed astrofisici e gli osservatori scientifici, in quanto patrimonio regionale, per tutelarne l’attività di ricerca scientifica e divulgativa.

I criteri elaborati, fatte salve le determinazioni di carattere generale o più esplicitamente riferite agli osservatori, sono orientate alla costruzione di impianti per l’illuminazione esterna, pubblica e privata, caratterizzati da proprietà illuminotecniche funzionali all’abbattimento dell’inquinamento luminoso ed al risparmio energetico; per quanto attiene gli aspetti connessi alla sicurezza impiantistica, si rimanda alle vigenti disposizioni normative di settore.

2. Adempimenti

La Regione

  1. i dati georeferenziati relativi alla localizzazione dell’osservatorio;
  2. [Allegato C - Elenco degli osservatori, categorie e coordinate geografiche di riferimento]

  3. una relazione sulla tipologia dell'osservatorio e sulla relativa dotazione strumentale;
  4. il programma scientifico - culturale annuale o pluriennale;
  5. il regolamento per l’accesso dei visitatori ed una relazione sulle eventuali infrastrutture di supporto ai medesimi;
  6. la relazione storica sull'attività svolta (per gli osservatori in attività, che richiedano l’inserimento nell’elenco ufficiale);
  7. le fotografie a colori sull’ambiente, sul paesaggio e sulla struttura nel suo complesso;

Le province

I comuni

Ai fini dell’autorizzazione, il progetto, deve essere redatto in conformità ai presenti criteri e quindi firmato da un tecnico di settore, abilitato, che se ne assume la responsabilità.

Al termine dei lavori, l’installatore trasmette al comune la dichiarazione di conformità dell'impianto d'illuminazione ai criteri della L.R. 17/00 ed il certificato di collaudo a norma della legge 5 marzo 1990, n. 46 recante "Norme per la sicurezza degli impianti" e successivi aggiornamenti; la cura e gli oneri dei collaudi sono a carico del committente.
[Allegato I – Modello di modulo per la dichiarazione di conformità alla LR17/00 - DOC]

Gli osservatori astronomici

Le case costruttrici, importatrici, fornitrici

  1. il certificato di conformità alla l.r. 17/00, su richiesta del progettista, per il prodotto messo in opera sul territorio della Regione Lombardia;
    [
    Alleganto M - Esempio di dichiarazione di conformita' dei prodotti]
  2. la misurazione fotometrica dell'apparecchio, sia in forma tabellare numerica su supporto cartaceo, sia sotto forma di file standard normalizzato, tipo il formato commerciale "Eulumdat" o analogo; la stessa deve riportare:
    [Allegato L - Esempi di curve e tabelle fotometriche]

I progettisti

 Gli installatori

 3. Definizione

La l.r. 17/2000 considera inquinamento luminoso dell'atmosfera ogni forma di irradiazione di luce artificiali che si disperda al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata e, in particolar modo, se orientata al di sopra della linea dell’orizzonte.

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Fig.1 - Tipici esempi di dispersione di luce ingiustificata verso il cielo o ove non richiesta

4. Premesse

Disposizioni generali

Dalla data di entrata in vigore della l.r. 17/00, tutti i nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, che interessano l’intero territorio regionale, ivi compresi quelli in fase di progettazione o in procedura d’appalto, devono essere realizzati in conformità ai presenti criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico.

 

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Fig.2 – Impianti di illuminazione NON ammessi dalla LR 17/00

 

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Fig.3 – Impianti di illuminazione conformi alla LR 17/00

Tutti i capitolati relativi agli impianti ed apparecchi di illuminazione esterna, pubblici e privati, devono essere conformi alla l.r. 17/00 e, quindi, ai presenti criteri.
[Allegato N - Capitolato tipo conforme alla LR17/00 - PDF]

Gli impianti, già in fase di realizzazione alla stessa data, devono, ove possibile nell’immediato, essere dotati di sistemi e accorgimenti atti ad evitare la dispersione di luce verso l’alto, fatto salvo l’obbligo del loro successivo adeguamento secondo i presenti criteri.

Per gli impianti di illuminazione esistenti e non rispondenti ai requisiti di cui ai presenti criteri, la normalizzazione, fatte salve le prestazioni di sicurezza richieste dalle vigenti norme, deve essere completata entro 18 mesi dall’entrata in vigore della l.r.17/00., modificando l’inclinazione degli apparecchi secondo angoli, per quanto strutturalmente possibile, più prossimi all’orizzonte ed inserendo schermi paraluce atti a limitare l’emissione luminosa oltre i 90°, se compatibili con i requisiti di sicurezza elettrica.

Disposizioni particolari per le fasce di rispetto

Tutte le sorgenti di luce ricadenti nelle fasce di rispetto degli osservatori, non rispondenti ai presenti criteri, devono, entro quattro anni dall’entrata in vigore della l.r. 17/00, essere modificate onde ridurre l’inquinamento luminoso ed il consumo energetico mediante l'uso di lampade al sodio ad alta e bassa pressione, ovvero di lampade con analoga efficienza, in relazione allo stato della tecnologia;
[Appendice B – Elenco degli osservatori e fasce di rispetto (Delibera n.2611 del 11 Dicembre 2000)]

[
Al capitolo 8 sono chiariti inoltre gli interventi di adeguamento sugli impianti e sugli apparecchi che devono avvenire con la medesima tempistica: 4 anni]

5. Criteri comuni

Gli impianti antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico devono possedere, contemporaneamente, i seguenti requisiti:

  1. apparecchi che, nella loro posizione di installazione, devono avere una distribuzione dell'intensità luminosa massima per g ³ 90°, compresa tra 0,00 e 0,49 candele per 1000 lumen di flusso luminoso totale emesso; a tale fine, in genere, le lampade devono essere recesse nel vano ottico superiore dell’apparecchio stesso;
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Fig.4 – Alcuni modelli di apparecchi conformi alla L.R. 17/00. Nel sito di CieloBuio: http://www.cielobuio.org/cielobuio/prodotti.htm è possibile accedere ad una guida fotografica di prodotti buoni dal punto di vista dell'inquinamento luminoso per i quali i produttori hanno dato la loro disponibilità alla pubblicizzazione. (Attenzione non tutti i prodotti nel sito sono conformi alla L.R. 17/00).

 

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Fig.5 - Apparecchi d’illuminazione che è possibile trovare nelle nostre città NON conformi alla L.R. 17/00.
  1. lampade ad avanzata tecnologia ed elevata efficienza luminosa, quali al sodio a bassa pressione o al sodio ad alta pressione, in luogo di quelle con efficienza luminosa inferiore. Nei soli casi ove risulti indispensabile un’elevata resa cromatica è consentito l’impiego di lampade a largo spettro, agli alogenuri metallici, a fluorescenza compatte e al sodio a luce bianca, purchè funzionali in termini di massima efficienza e minor potenza installata;
  2. Tipo di lampada

    Efficienza (Lumen / Watt)

    Vita media della lampada (ore)

    Incandescente

    8 – 25

    1000 - 2000

    Vapore Del Mercurio

    13 - 48

    12000 - 24000+

    Alogenuri Metallici

    60 – 100

    10000 - 15000

    Fluorescente

    60 – 100

    10000 - 24000

    Sodio Ad alta pressione

    45 – 110

    12000 - 24000

    Sodio Di Pressione Bassa

    80 – 180

    10000 - 18000

    Tabella comparativa dei tipi di lampade più comuni (Cortesia International DarkSky Association - 1999)

  3. elementi di chiusura preferibilmente trasparenti e piani, realizzati con materiale stabile anti ingiallimento quale vetro, metacrilato ed altri con analoghe proprietà;

 

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Fig.6 – Alcuni degli aspetti che possono caratterizzare la conformazione degli apparecchi illuminanti necessari per soddisfare le esigenze espresse nella L.R.17/00
  1. luminanza media mantenuta delle superfici da illuminare non superiore ai livelli minimi previsti dalle normative tecniche di sicurezza ovvero dai presenti criteri, nel rispetto dei seguenti elementi guida:

6. Criteri per impianti specifici

Per le tipologie impiantistiche di seguito elencate, ad integrazione di quanto previsto al capitolo 5, devono, altresì essere applicati i seguenti criteri.

Extraurbani

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Fig.7 – Impianto stradale extraurbano (con pista ciclabile) conforme alla LR17/00 e realizzato ad Usmate dopo l’approvazione della LR17/00

L’illuminazione di autostrade, tangenziali, circonvallazioni, ecc. deve essere garantita con l’impiego, preferibilmente, di lampade al sodio a bassa pressione; sono ammessi, ove necessario, analoghe lampade ad alta pressione.

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Fig.8 –Ai lati della foto due parcheggi conformi alla LR17/00 ed al centro uno realizzato con sfere in parte schermate comunque non conformi alla LR 17/00

Grandi aree

L’illuminazione di parcheggi, piazzali, piazze ed altre superfici similari deve essere garantita con l’impiego, preferibilmente, di lampade al sodio ad alta o bassa pressione;

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Fig.9 - Torri faro "palesemente" inquinanti. Nell'ultimo impianto a destra infatti, il cappello ha l'unico obiettivo di proteggere gli apparecchi d’illuminazione dalle intemperie.

Gli impianti devono essere dotati di appositi sistemi di spegnimento o di riduzione della luminanza nei periodi di non utilizzazione.

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Fig.10 - Torri faro conformi alla L.R.17/00

L’installazione di torri-faro, deve prevedere una potenza installata inferiore, a parità di luminanza delle superfici illuminate, a quella di un impianto con apparecchi tradizionali, ovvero se il fattore di utilizzazione, riferito alla sola superficie stradale, superi il valore di 0,5.

Centri storici e vie commerciali

I centri luminosi, in presenza di alberature, devono essere posizionati in modo da evitare che il flusso verso le superfici da illuminare sia intercettato significativamente dalla chioma degli alberi stessi.

L’illuminazione dei centri storici deve dare preferenza agli apparecchi posizionati sotto gronda o direttamente a parete.

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Fig.11 – (Nella foto di sinistra) Piazza del comune di Dalmine. Illuminazione conforme alla LR17/00 e sorgenti luminose poste in modo da non interferire con la chioma degli alberi. (Nell’immagine di destra) Due esempi di illuminazione di centri storici con apparecchi sotto gronda (nell’immagine più a destra un’apparecchio orizzontale affiancato ad uno inclinato e che invece disperde luce verso l’alto).

7. Criteri per altri impianti specifici

Impianti sportivi

L’illuminazione di tali impianti, operata con fari, torri-faro e proiettori, deve essere realizzata nel rispetto delle indicazioni generali di cui al capitolo 5.

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Fig.12 - Impianti sportivi illuminati in modo conforme alla L.R.17/00 con proiettori asimmetrici orientati orizzontalmente e che non disperdono luce vero l'alto.

La stessa deve essere garantita con l’impiego, preferibilmente, di lampade ad alta efficienza; ove ricorra la necessità di garantire un’alta resa cromatica, è consentito l’impiego di lampade agli alogenuri metallici.

Gli impianti devono essere dotati di appositi sistemi di variazione della luminanza in relazione alle attività/avvenimenti, quali allenamenti, gare, riprese televisive, ed altri.

I proiettori devono essere di tipo asimmetrico, con inclinazione tale da contenere la dispersione di luce al di fuori dell’area destinata all’attività sportiva.

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Per gli impianti sportivi di grandi dimensioni, ove siano previste riprese televisive, è consentito affiancare, ai proiettori asimmetrici, proiettori a fasci concentranti comunque dotati di schermature per evitare la dispersione della luce al di fuori delle aree designate.

Nell’illuminazione delle piste da sci, deve essere limitata al massimo la dispersione di luce oltre la pista medesima; il calcolo della luminanza deve essere correlato all’elevato indice di riflessione del manto nevoso. Gli impianti devono essere spenti entro le ore 21.

Monumenti ed edifici

L’illuminazione di tali manufatti, fatte salve le indicazioni generali di cui al capitolo 5), deve essere, preferibilmente, di tipo radente, dall’alto verso il basso; solo nel casi di conclamata impossibilità e per manufatti di particolare e comprovato valore storico, i fasci di luce possono essere orientati diversamente, rimanendo, comunque, almeno un metro al di sotto del bordo superiore della superficie da illuminare e, in ogni caso, entro il perimetro della stessa, provvedendo allo spegnimento parziale o totale, o alla diminuzione di potenza impiegata entro le ore ventiquattro.

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Fig.13 – Tre situazione di illuminazione di palazzi. Nella prima foto a sinistra un palazzo di valore storico con illuminazione mista, dall’alto verso il basso ed entro la sagoma dell’edificio (conforme alla LR17/00) e dal basso verso l’alto(non conforme). Nella seconda foto un edificio di nessun interesse artistico, storico, militare o per l’amministrazione della giustizia illuminato dal basso con alta potenza installata senza alcun motivo. Nella terza foto l’illuminazione dell’edificio di non indifferente valore storico ed artistico avviene dal basso verso l’alto entro la sagoma dell’edificio stesso come specificato dalla LR17/00 anche se purtroppo la potenza installata sembra eccessiva.

L’impianto deve utilizzare ottiche in grado di collimare il fascio luminoso anche attraverso proiettori tipo spot o sagomatori di luce ed essere corredato di eventuali schermi antidispersione.

La luminanza media mantenuta non deve superare quella delle superfici illuminate nelle aree circostanti, quali strade, edifici o altro e, in ogni caso, essere contenuta entro il valore medio di 1 cd/m2 .

L’illuminazione dei capannoni industriali deve essere effettuata privilegiando le lampade al sodio a bassa pressione.

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Fig.14 – Nelle foto sono evidenziati alcuni apparecchi per illuminazione stradale, di parcheggi e capannoni industriali. Le lampade utilizzate nelle tre foto sono al sodio BP completamente full cut-off a vetro piano orizzontale.

Per gli edifici privi di valore storico sono da preferire le lampade ad alta efficienza, quali quelle al sodio ad alta pressione ed anche, eventualmente, a bassa pressione; in alternativa possono essere utilizzati impianti dotati di sensori di movimento per l’accensione degli apparecchi per l'illuminazione di protezione. Sono da prevedere, altresì, sistemi di controllo che provvedano allo spegnimento parziale o totale, o alla diminuzione di potenza impiegata, entro le ore ventiquattro.

Insegne prive di illuminazione propria

L’illuminazione deve essere realizzata dall’alto verso il basso, come definito nel capitolo 5 "Criteri comuni".

Appartengono a questa categoria le insegne con sorgenti di luce esterne alle stesse;

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Fig.15 - Tre modi per illuminare le insegne. Nel primo (illuminazione laterale - foto a sinistra) si è evitato di illuminare dal basso ma gran parte della luce viene comunque dispersa verso l'alto. Nel secondo, seppure l'impianto gia' illumini dall'alto verso il basso l'inclinazione degli apparecchi in parte disperdere luce verso l'alto. Nell'ultimo l'illuminazione è rivolta verso il basso ed inoltre le lampade sono perfettamente schermate dall'armatura che si intravvede nella foto.

8. Criteri aggiuntivi per le fasce di rispetto

Gli impianti di illuminazione ricadenti in tali ambiti territoriali, fatte salve le disposizioni temporali per l’adeguamento di quelli esistenti alla data di entrata in vigore della legge 17/00, già indicati al capitolo 4, ed i requisiti generali di cui al capitolo 5, devono uniformarsi ai criteri integrativi di seguito richiamati:
[In questo capitolo sono chiariti i tipi di interventi da attuarsi sugli impianti e sugli apparecchi con le medesime tempistiche, tranne ove chiaramente specificato, indicate al capitolo 4: 4 anni]

  1. la variazione dell’inclinazione degli apparecchi pubblici e privati, fissata in mesi sei dalla data di entrata in vigore della l.r. 17/00, deve essere attuata solo in quanto compatibile con le norme tecniche di sicurezza, se previste;
  2. l’adeguamento degli impianti di illuminazione esterna privati può essere attuato con l’installazione di appositi schermi, o con la sostituzione delle calotte di protezione, ovvero delle lampade stesse, compatibilmente con i requisiti di sicurezza elettrica;

a. La variazione dell’inclinazione degli apparecchi pubblici e privati, fissata in mesi sei dalla data di entrata in vigore della l.r. 17/00, deve essere attuata solo in quanto compatibile con le norme tecniche di sicurezza, se previste;

b. l’adeguamento degli impianti di illuminazione esterna privati può essere attuato con l’installazione di appositi schermi, o con la sostituzione delle calotte di protezione, ovvero delle lampade stesse, compatibilmente con i requisiti di sicurezza elettrica;

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Fig.16 - Apparecchi che sono stati schermati per l'adeguamento previsto nelle fasce di rispetto. Trattasi di apparecchi normalmente considerati NON a norma (coppe prismatiche e proiettori inclinati).

c. le lampade sostituite devono essere al sodio ad alta o bassa pressione; solo in caso di materiale impossibilità è consentito l’impiego di lampade diverse, purchè con analoga efficienza, in relazione allo stato della tecnologia;

d. gli impianti d'illuminazione esterna pubblici, ove non sia possibile la variazione dell'inclinazione o la sostituzione delle calotte di protezione, devono essere adeguati mediante la sostituzione degli apparecchi;
[La sostituzione deve avvenire con apparecchi che rispettano i "Criteri Comuni" del capitolo 5, tranne nei casi previsti al punto f – che segue – per facilitare l’adeguamento di apparecchi particolarmente inquinanti]

e. tutti gli impianti di illuminazione esterna, esistenti alla data di entrata in vigore della l.r. 17/00, ove sia possibile mantenere i livelli minimi di sicurezza, se previsti, possono, in luogo dell’impiego di variatori di flusso, essere parzializzati al 50% entro le ore 23.00 nel periodo di ora solare ed entro le ore 24.00 nel periodo di ora legale;

f. Gli apparecchi d'illuminazione altamente inquinanti, come globi, globi con alette schermanti, sistemi a luce indiretta, lanterne o similari, esistenti alla data di entrata in vigore della l.r. 17/00, devono essere schermati e, in ogni caso, dotati di idonei dispositivi in grado di contenere e dirigere nell'emisfero superiore un’intensità luminosa massima comunque non oltre 15 cd per 1000 lumen a 90° ed oltre, nonché di vetri di protezione trasparenti, compatibilmente con i requisiti di sicurezza elettrica. Ove non si possano attuare tali misure, gli apparecchi devono essere sostituiti con altri aventi i requisiti di cui al capitolo 5;

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Fig.17 - Un semplice inserimento di schermo paraluce per evitare luce molesta e vesso l'alto. Nella in alto un esempio di adeguamento alla L.R.17/00 presso la stazione centrale di Milano, si è infatti inserito fra lampadina e vetro opalino di protezione una coppa in alluminio per evitare dispersione di luce.

g. i nuovi impianti d'illuminazione devono possedere i requisiti di cui al capitolo 5 ed essere dotati di sole lampade al sodio ad alta o bassa pressione, ovvero, in caso di materiale impossibilità, di lampade con analoga efficienza, in relazione allo stato della tecnologia e di regolatori di flusso luminoso;

h. le insegne luminose di qualsiasi tipo, di non specifico e indispensabile uso notturno, devono essere spente entro le ore 23.00 nel periodo di ora legale ed entro le ore 22.00 nel periodo di ora solare; le altre entro il relativo orario chiusura.

9. Deroghe

La deroga ai presenti criteri è concessa per:

a. tutte le sorgenti luminose internalizzate e quindi non inquinanti, quali quelle all’interno degli edifici, nei sottopassaggi, nelle gallerie, ed in strutture simili, che schermano la dispersione della luce verso l'alto;

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Fig.18 – Quattro esempi di luci internalizzate: all’interno di edifici, sotto porticati e in gallerie (pedonali o stradali)

b. le sorgenti di luce con emissione non superiore ai 1500 lumen cadauna (flusso totale emesso dalla sorgente in ogni direzione) in impianti di modesta entità, cioè costituiti da un massimo di tre centri con singolo punto luce. Per gli impianti con un numero di punti luce superiore a tre, la deroga è applicabile solo ove gli apparecchi, nel loro insieme, siano dotati di schermi tali da contenere il flusso luminoso, oltre i 90°, complessivamente entro 2250 lumen, fermi restando i vincoli del singolo punto luce e dell’emissione della singola sorgente, in ogni direzione, non superiore a 1500 lumen;

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Fig.19 – Nelle 2 foto di sinistra l’illuminazione è conforme alla deroga con 3 punti luce non schermati di max 23W a fluorescenza. Nella foto di sinistra però la deroga è applicabile solo se i 5 apparecchi (punti luce) fossero dotati ciascuno di lampade di max 23W a fluorescenza schermate verso l’alto (cosa che non avviene) in modo tale che l’emissione massima oltre i 90° non superi complessivamente 2250lumen.

c. le sorgenti di luce di uso temporaneo o che vengano spente entro le ore 20.00 nel periodo di ora solare ed entro le ore 22.00 nel periodo di ora legale, quali, ad esempio, i proiettori ad alogeni, le lampadine a fluorescenza o altro, regolati da un sensore di presenza;

d. le insegne pubblicitarie non dotate di illuminazione propria, di modesta entità, quali:

  • le insegne di esercizio, come indicate all'art.23 del codice della strada e relativo regolamento di attuazione, e quelle con superfici comunque non superiori a 6 metri quadrati, con flusso luminoso in ogni caso diretto dall'alto verso il basso, al fine di conseguire l’intensità luminosa nei termini di cui al capitolo 5;
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Fig.20 – Sulla destra un insegna di esercizio che ai fini della LR17/00 non necessita ne di progetto ne di autorizzazione del sindaco anche se deve comunque essere verificata la rispondenza alle prescrizioni tecniche (0cd/klm a 90° ed oltre). In questo caso l’inclinazione poco consona alla LR17/00 potrebbe comunque essere compensata dallo schermo naturale del terrazzo. Nella foto di sinistra altro tipo di insegna (conforme alla LR17/00 in quanto illuminata correttamente) che essendo maggiore di 6 metri quadrati richiede comunque progetto e autorizzazione del sindaco.
  • gli apparecchi di illuminazione esterna delle vetrine, per un numero non superiore a tre vetrine, con flusso luminoso comunque diretto dall’alto verso il basso, al fine di conseguire l’intensità luminosa nei termini di cui al capitolo 5;
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Fig.21 – Nella foto di sinistra una vetrina illuminata erroneamente dal basso verso l’alto. In quella di destra invece l’illuminazione è conforme alla LR17/00. Se la vetrina di destra fosse conforme non necessiterebbe ne di progetto ne di autorizzazione dell’autorità competente ai fini della conformita’ alla LR17/00.

e. le insegne ad illuminazione propria, anche se costituite da tubi di neon nudi;

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Fig.22 – Alcuni tipi di insegne derogate dalla legge e per le quali la legge richiede solamente, ma solo nelle fasce di rispetto, lo spegnimento dopo le 23 o all’orario di chiusura dell’esercizio. Si vedono: lettere scatolate con illuminazione propria (la scritta cinema), neon nudi (decorazione ingresso al cinema e scritta in cinese), o pannelli ad illuminazione interna (le scritte ristorante e la locandina del cinema).

f. le sorgenti di luce di cui sia prevista la sostituzione entro quattro anni dalla data di entrata in vigore della l.r. 17/00;

g. le strutture in cui vengano esercitate attività relative all’ordine pubblico, all’amministrazione della giustizia e della difesa, limitatamente alla sola riduzione dei consumi elettrici.

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Fig.23 – Alcuni tipi di illuminazioni pubblicitarie.
In alto a sinistra: luminarie di natale. Tali insegne se di uso temporaneo (molto limitato nel tempo) possono essere installate in quanto in deroga alla LR17/00.
In alto a destra: Insegna dei Carabinieri in deroga alla legge in quanto di struttura in cui si esercita ordine pubblico (in deroga anche per quanto riguarda lo spegnimento dopo le 22 nelle aree di protezione degli Osservatori Astronomici).
In basso a sinistra: Interessante illuminazione completamente schermata e con bassi valori di illuminazione, più che sufficienti per lo scopo che si prefiggono.
In basso a destra: Insegna d’esercizio in deroga alla legge in quanto non del tipo illuminata dall’esterno, tale insegna comunque nelle aree di protezione degli osservatori deve essere spenta entro le 22 o l’orario di chiusura dell’esercizio.

La revoca delle deroghe di cui sopra, per le zone tutelate, consegue a specifiche indicazioni concordate tra i comuni interessati e gli osservatori.

La deroga di cui alla lettera d) è limitata alla sola progettazione, ai fini dell’autorizzazione di cui all’art. 4, comma 1 – lettera b), della l.r. 17/00.

Per tutte le insegne luminose permane comunque l’obbligo dello spegnimento totale, così come indicato alla lettera h) del capitolo 8.

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Fig.24 – Illuminazione (notturna e diurna) di aiuole e di giardini con impianto conforme alla LR17/00 e del relativo regolamento di attuazione.

10. Divieti

L’uso di fari fissi o roteanti per meri fini pubblicitari. di richiamo o di altro tipo, è vietato su tutto il territorio della Regione Lombardia.

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Fig.25 – Fasci di luce pubblicitari di tipo fisso o rotante. I suddetti tipi di illuminazione sono assolutamente vietati su tutto il territorio regionale.
In modo del tutto analogo sono assolutamente vietati altri tipi di richiami luminosi pubblicitari non appartenenti alla categoria insegne, analizzate nelle deroghe del capitolo 9, quali mongorfiere luminose, scritte luminose proiettate in cielo o altro.

[Allegato N - Esempio di Ordinanza tipo per lo spegnimento di fasci di luce "Laser" pubblicitari]

 

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