16-3-2005 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
Parti I, II (serie generale) N. 12 727
LEGGE REGIONALE 28 febbraio 2005, n. 20.
Norme in materia di prevenzione dallinquinamento luminoso e risparmio energetico.
Il Consiglio regionale ha approvato.
LA PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
PROMULGA
la seguente legge:
Art. 1.
(Finalità, definizione e campo di applicazione)
1. La presente legge ha lo scopo di limitare linquinamento luminoso ed i consumi energetici derivanti dalla illuminazione esterna anche al fine di consentire lo sviluppo dellattività di ricerca scientifica e divulgativa degli osservatori astronomici pubblici e privati, nonché la godibilità del cielo stellato che costituisce componente del patrimonio paesaggistico del territorio regionale.
2. Agli effetti della presente legge costituisce inquinamento luminoso ogni forma di irradiazione di luce artificiale che si disperda al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata o, in ogni caso, che sia diretta al di sopra della linea dellorizzonte.
Art. 2.
(Compiti della Regione)
1. La Regione concorre allattuazione del piano energetico nazionale, mediante la promozione di iniziative finalizzate alladeguamento degli impianti di illuminazione esterna esistenti, in conformità alle prescrizioni della presente legge e dei piani per lilluminazione di cui allarticolo 3.
2. La Regione provvede inoltre, nellambito delle attività di educazione ambientale, alla divulgazione delle informazioni sullinquinamento luminoso, allaggiornamento tecnico professionale del personale delle pubbliche amministrazioni dotate di competenza in materia, nonché alla erogazione di incentivi per ladeguamento degli impianti di illuminazione esterna esistenti.
3. La Regione provvede altresì ad un periodico monitoraggio dellinquinamento luminoso, avvalendosi del supporto tecnico dellARPA nonché della collaborazione di istituzioni scientifiche operanti in materia di inquinamento luminoso.
4. La Regione, entro sei mesi dallentrata in vigore della presente legge, adotta un regolamento per disciplinare lattività in materia di prevenzione e riduzione dellinquinamento luminoso con il quale provvede, in particolare, a definire:
a) i requisiti tecnici per la progettazione, linstallazione e la gestione degli impianti di illuminazione esterna;
b) la tipologia degli impianti di illuminazione esterna, compresi quelli a scopo pubblicitario, da assoggettare ad autorizzazione da parte dellamministrazione comunale e le relative procedure;
c) le modalità ed i termini per ladeguamento degli impianti esistenti ai requisiti tecnici di cui alla lettera a);
d) i criteri per la predisposizione del piano comunale dellilluminazione pubblica di cui allarticolo 3;
e) i criteri per lindividuazione e le misure da applicare nelle zone di particolare protezione degli osservatori astronomici.
5. Anche ai fini della stesura del regolamento attuativo, tutti i nuovi impianti di illuminazione pubblica e privata realizzati sul territorio regionale devono essere realizzati secondo criteri antinquinamento luminoso ed a ridotto consumo energetico e devono quindi possedere, contemporaneamente, i seguenti requisiti minimi:
a) apparecchi che, nella loro posizione di installazione, hanno una distribuzione dellintensità luminosa massima di 0 candele per 1000 lumen per angoli gamma uguali a 90 gradi ed oltre;
b) lampade con la più alta efficienza possibile in relazione allo stato della tecnologia e tenuto conto della specifica applicazione;
c) lunimanza media della superficie illuminata non superiore ad una candela per metro quadrato ovvero,per gli impianti finalizzati alla sicurezza di persone o cose, non superiore ai valori minimi prescritti dalle norme che ne disciplinano lilluminazione;
d) impiego, a parità di luminanza, di apparecchi che conseguano impegni ridotti di potenza elettrica, condizioni ottimali di interasse dei punti luce e ridotti costi manutentivi;
e) dispositivi in grado di ridurre entro le ore ventiquattro lemissione di luce in misura non inferiore al trenta per cento rispetto ai valori di pieno regime di operatività.
Art. 3.
(Compiti dei Comuni)
1. I Comuni, entro un anno dallemanazione del regolamento di cui allarticolo 2 comma 4, si dotano di un Piano per lilluminazione, disciplinando le nuove installazioni in conformità al regolamento stesso e ai criteri di cui allarticolo 4, e perseguendo i seguenti obiettivi:
a) riduzione dellinquinamento luminoso;
b) risparmio energetico;
c) sicurezza del traffico veicolare e pedonale;
d) sicurezza dei cittadini;
e) ottimizzazione dei costi di esercizio e di manutenzione degli impianti.
2. Il Piano per lilluminazione provvede altresì al censimento degli osservatori astronomici professionali e non professionali, delimitando aree di particolare sensibilità intorno alle strutture sede di osservatori astronomici professionali e non professionali.
3. Dalla data di entrata in vigore del regolamento di cui allarticolo 2 comma 4 i comuni assoggettano ad autorizzazione tutti gli impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, verificando la conformità dei progetti e dei capitolati ai criteri stabiliti dal regolamento stesso.
4. I Comuni provvedono altresì:
a) alla verifica, allinterno del perimetro delle aree di particolare sensibilità di cui al comma 2, degli impianti esistenti non corrispondenti ai requisiti prescritti con conseguente emanazione di provvedimenti idonei a garantirne ladeguamento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore del regolamento di cui allarticolo 2 comma 4, a partire dagli impianti maggiormente inquinanti.
Per gli osservatori astronomici professionali e non professionali situati in centri abitati con popolazione superiore a ventimila abitanti, il piano per lilluminazione può prevedere termini diversi, dando priorità alladeguamento degli impianti esistenti maggiormente inquinanti;
b) allemanazione di provvedimenti volti ad imporre la posa in opera di schermature o dispositivi di protezione delle sorgenti altamente inquinanti in accordo con le disposizioni del regolamento di cui allarticolo 2 comma 4;
c) allapplicazione delle sanzioni amministrative previste dallarticolo 6.
5. Il Piano per lilluminazione per la eventuale parte concernente le aree di particolare sensibilità, di cui al comma 2, che interessino il territorio di più comuni limitrofi è redatto dintesa tra i comuni interessati.
Art. 4.
(Disciplina delle sorgenti luminose)
1. Dalla data di entrata in vigore del regolamento di cui allarticolo 2 comma 4 è vietata su tutto il territorio regionale linstallazione di impianti di illuminazione esterna, pubblici o privati, carenti dei requisiti antinquinamento e ridotto consumo energetico previsti dal regolamento stesso.
2. Le disposizioni della presente legge sono derogate ogni qualvolta la riduzione dellilluminazione costituisca pregiudizio per la sicurezza e lincolumità delle persone.
3. Le disposizioni della presente legge non si applicano:
a) alle sorgenti di luce interne schermate da strutture edilizie o elementi architettonici, idonei a precludere lirradiazione luminosa verso lalto;
b) agli impianti di illuminazione esterna, costituiti da non più di dieci sorgenti luminose con un flusso luminoso, per ciascuna sorgente, non superiore a 1500 lumen;
c) alle sorgenti occasionali e comunque attivate per manifestazioni di carattere episodico o straordinario, non comportanti linstallazione di impianti fissi.
Art. 5.
(Contributi regionali)
1. La Regione concede ai comuni contributi per ladeguamento ai criteri tecnici previsti dal regolamento di cui allarticolo 2 comma 4 degli impianti di illuminazione pubblica esterna esistenti, in misura non superiore al 60 per cento della spesa ritenuta ammissibile, e tenuto conto della rilevanza delle dimensioni degli impianti da adeguare.
Art. 6.
(Sanzioni)
1. Chiunque pone in esercizio impianti non conformi ai criteri dettati dalla presente legge ed al Piano comunale per lilluminazione, qualora non ottemperi alle prescrizioni del provvedimento emanato dal Comune territorialmente competente, è assoggettato alla sanzione amministrativa da 250 euro a 500 euro per ogni punto luce, fermo restando lobbligo di adeguamento, salva la rimozione dufficio dellimpianto difforme in caso di inadempienza.
2. La sanzione è elevata da 300 euro a 600 euro nei confronti di chi non ottemperi alle prescrizioni comunali conseguenti laccertamento della violazione delle norme di cui allarticolo 3, comma 4, lett. a), e b), salvo lobbligo di adeguamento e rimozione dufficio dellimpianto difforme in caso di inadempienza.
3. I proventi delle sanzioni di cui ai precedenti commi sono destinati dai comuni alladeguamento degli impianti di illuminazione pubblica alle disposizioni dettate dalla presente legge.
Art. 7.
(Norma finale)
1. In sede di prima applicazione della presente legge gli osservatori astronomici professionali e non professionali sono quelli elencati nellallegato «A».
Art. 8.
(Norma finanziaria)
1. Per lesercizio 2005 e successivi al finanziamento degli interventi di promozione, divulgazione e aggiornamento professionale di cui allarticolo 2 si provvede con limputazione alla unità previsionale di base 05.1.011 denominata «Attività ed interventi per la tutela ed il risanamento dellaria» del bilancio regionale di previsione (cap. 5818 n.i.).
2. Per lanno 2005 e successivi al finanziamento dei contributi di cui allarticolo 5 si provvede con imputazione alla unità previsionale di base 05.2.006 denominata «Attività ed interventi per il risanamento dellaria» del bilancio regionale di previsione (cap. 9090 n.i.).
3. Lentità della spesa è determinata annualmente con la legge finanziaria regionale, ai sensi dellarticolo 27, comma 3, lett. c) della vigente legge regionale di contabilità.
4. La Giunta regionale, a norma della vigente legge regionale di contabilità, è autorizzata ad apportare le conseguenti variazioni di cui al comma precedente, sia in termini di competenza che di cassa.
La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Umbria.
Data a Perugia, addì 28 febbraio 2005
LORENZETTI
Allegato A
Osservatori Astronomici nella Regione Umbria
PROFESSIONALI
Osservatorio Astronomico dellUniversità di Perugia Via Bonfigli - Perugia.
Osservatorio Astronomico della Regione Umbria Università di Perugia presso il Comune di Montone - Frazione di Coloti.
NON PROFESSIONALI
Osservatorio Astronomico di Armenzano - Armenzano - Assisi.
Osservatorio Astronomico di Porziano - Assisi.
Osservatorio Astronomico di Todi - Pian di Porto - Todi.
Osservatorio Astronomico Comunale - via Bolletta - Foligno.
Osservatorio Astronomico di Scheggia - Scheggia.
Osservatorio Astronomico Floating World - Rapicciano - Spoleto.
Osservatorio Astronomico di SantErasmo - SantErasmo - Terni.
Team Santa Lucia - Stroncone - Terni.
Osservatorio Astronomico di Polino - Polino - Terni.