Legge della Regione Lazio 13 aprile 2000, n. 23
"Norme per la riduzione e per la prevenzione dell'inquinamento luminoso - Modificazioni alla legge regionale 6 agosto 1999, n. 14".
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE promulga la seguente leggeIL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato
Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione)
l . La presente legge prescrive misure per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso sul territorio regionale derivante dall'uso degli impianti di illuminazione esterna di qualsiasi tipo, ivi compresi quelli a carattere pubblicitario, che oltre a ridurre i consumi energetici, perseguono la finalità di tutelare e migliorare l'ambiente e di consentire il miglior svolgimento delle attività di ricerca e divulgazione scientifica degli osservatori astronomici, professionali e non professionali.
Art. 2 (Definizione)
1. Ai fini dell'applicazione della presente legge si intende per inquinamento luminoso ogni forma di irradiazione di luce artificiale rivolta direttamente o indirettamente verso la volta celeste.
Art. 3 (Competenze della Regione)
l . Sono di competenza della Regione:
Art. 4 (Competenze dei comuni)
Art. 5a) l'integrazione dei regolamento.edilizio in conformità alle disposizioni del regolamento di cui all'articolo 5;
b) la collaborazione con la Regione per la divulgazione delle problematiche e della disciplina relativa alla riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso;
c) la promozione, anche di concerto con i gestori degli osservatori astronomici e con le locali associazioni di astrofili, dell'adeguamento della progettazione, installazione e gestione degli impianti privati di illuminazione esterna alle norme transitorie di cui all'articolo 12;
d) la vigilanza sul rispetto delle misure stabilite per gli impianti di illuminazione esterna dal regolamento m cui all'articolo 5;
e) l'applicazione delle sanzioni amministrative di cui all'articolo 10.
(Regolamento regionale per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso)
a) le norme tecniche per la progettazione, l'installazione e la gestione degli impianti di illuminazione esterna pubblici e privati;
b) le tipologie degli impianti di illuminazione esterna disciplinati dalla presente legge, compresi quelli a scopo pubblicitario;
c) i criteri per l'individuazione delle zone di particolare protezione degli osservatori astronomici di
cui all'articolo 6, comma 3;
d) le misure da applicare nelle zone di protezione di cui all'articolo 6, comma 3;
e) le modalità ed i termini per l'adeguamento degli impianti esistenti alle norme tecniche di cui alla lettera a);
f) i termini per l'integrazione dei regolamenti edilizi comunali con le disposizioni contenute nel regolamento stesso.
Art. 6(Elenco degli osservatori astronomici ed individuazione delle zone di particolare protezione)
a) gli osservatori astronomici professionali di cui all'allegato A, che forma parte integrante della presente legge;
b) gli osservatori astronomici non professionali di cui all'allegata B, che forma parte integrante della presente legge.
Art. 7 (Contributi regionali ai comuni)
a) ai comuni che alla data di entrata in vigore del regolamento di cui all'articolo 5 hanno già adottato propri regolamenti in materia di inquinamento luminoso;
b) ai comuni il cui territorio ricade tutto od in parte all'interno delle zone di particolare protezione individuate ai sensi dell'articolo 6, comma 3.
Art. 8(Divulgazione delle problematiche e della disciplina relativa alla riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso)
Art. 9 (Controllo della Regione)
Art: 10 (Sanzioni)
Art. l l (Disposizioni finanziarie)
Art. 12 (Disposizioni transitorie)
a) per gli impianti di illuminazione con impiego di ottiche ed armature di tipo stradale: massima emissione luminosa consentita 5 cd/klm a 90° - 0 cd/klm a 95° ed oltre;
b) per gli impianti di illuminazione con impiego di lanterne: massima emissione consentita 5 cd/klm a 90° - 0 cd/klm a 95° ed oltre;
c) per gli impianti con ottiche aperte ed ornamentali di qualsiasi tipo: massima emissione consentita 35 cd/klm a 90° - 5 cd/klm a 100°;
d) per gli impianti di illuminazione con impiego di fari asimmetrici e simmetrici, proiettori di qualsiasi tipo e torrifaro: massima emissione consentita 10 cd/klm a 90° - 0 cd/klm a 95° ed oltre;
e) per gli impianti di illuminazione di facciata di edifici privati o pubblici che non abbiano carattere monumentale o particolare e comprovato valore artistico: impiego di sistemi ad emissione rigorosamente controllata del flusso entro il perimetro o le sagome degli stessi con luminanza massima di 1 cd/klm e spegnimento o riduzione della potenza impegnata di almeno il trenta per cento, alle ore 23.00 nel periodo di ora solare ed alle ore 24,00 nel periodo di ora legale;
f) per gli impianti di illuminazione di facciata di edifici di particolare e comprovato valore artistico e di monumenti: rispetto delle disposizioni di cui alla lettera e) con spegnimento o riduzione di potenza impegnata alle ore 24,00, ovvero, in occasione di particolari manifestazioni o ricorrenze e per non più di trenta giorni all'anno, oltre tale orario, previa espressa autorizzazione del comune;
g) per gli impianti di illuminazione di facciata di edifici o di monumenti con sagoma irregolare: flusso diretto verso l'emisfero superiore, e non intercettato dalla struttura illuminata, purché non superiore del dieci per cento del flusso nominale fuoriuscente dal corpo illuminato; spegnimento o riduzione di potenza impegnata alle ore 24,00;
h) per le insegne pubblicitarie. di non specifico e di indispensabile uso notturno: spegnimento alle ore 24,00; per quelle di esercizi commerciali od altro genere di attività che si svolgono dopo tale orario: spegnimento all'orario di chiusura degli stessi; in caso di insegne non dotate di luce interna: illuminazione dall'alto verso il basso e divieto, per meri fini pubblicitari o di richiamo, dell'uso di fasci roteanti o fissi di qualsiasi tipo e potenza.
a) per gli impianti di illuminazione con impiego di ottiche ed armature di tipo stradale: massima emissione luminosa consentita 0 cd/klm a 90° ed oltre;
b) per gli impianti di illuminazione con impiego di lanterne: massima emissione consentita 2 cd/klm a 90° - 0 cd/klm a 95° ed oltre;
c) per gli impianti con ottiche aperte ed ornamentali di qualsiasi tipo: massima emissione consentita 25 cd/klm a 90° - 5 cd/klm a 95°;
d) per gli impianti di illuminazione con impiego di fari asimmetrici e simmetrici, proiettori di qualsiasi tipo e torrifaro: massima emissione consentita 0 cd/klm a 90° ed oltre;
e) per gli impianti di illuminazione di facciata di edifici privati o pubblici che non abbiano carattere monumentale o particolare e comprovato valore artistico: divieto assoluto di illuminare dal basso verso l'alto con obbligo di spegnimento alle ore 24,00 luminanza massima 1 cd/mq
f) per gli impianti di illuminazione di facciata di edifici di particolare e comprovato valore artistico e di monumenti e per gli impianti di facciata di edifici o monumenti con sagoma irregolare: ricorso in via prioritaria di sistemi ad emissione rigorosamente controllata dall'alto verso il basso con fasci di luce entro il perimetro delle superfici illuminate e spegnimento totale alle ore 23,00 nel periodo di ora solare e alle ore 24,00 in quello di ora legale o, qualora ciò non risulti possibile, flusso diretto verso l'emisfero superiore, e non intercettato dalla struttura illuminata, purché non superiore del cinque per cento del flusso nominale fuoriuscente dal corpo illuminato nel caso di superficie o sagoma irregolare e del due per cento in caso di superficie regolare;
g) per le insegne pubblicitarie: spegnimento alle ore 23,00 nel periodo di ora solare ed alle ore 24,00 nel periodo di ora legale.
a) ai comuni che hanno già approvato propri regolamenti in materia di inquinamento luminoso;
b) ai comuni il cui territorio ricade tutto od in parte all'interno delle zone di particolare protezione di cui all'articolo 6, comma 4, riportate negli allegati A e B.
Art. 13 (Modificazioni alla l.r. 14/1999)
1. Dopo la sezione VII del capo IV, del titolo N, della l.r. 14/1999, è inserita la seguente:
"Sezione VII bis (Inquinamento luminoso) Art. 115 bis (Funzioni e compiti della Regione)
a) l'adozione del regolamento di riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso;
b) la tenuta e l'aggiornamento dell'elenco degli osservatori astronomici e la individuazione delle relative zone di particolare protezione;
c) la concessione di contributi ai comuni per l'adeguamento degli impianti pubblici di illuminazione esterna esistenti alle norme tecniche previste dalla normativa vigente in materia
d) la divulgazione delle .problematiche e della disciplina relativa alla riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso;
e) il controllo nei confronti dei comuni per il rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa, vigente.
Art. 115 ter (Funzioni e compiti dei comuni)
a) l'integrazione del regolamento edilizio in conformità alla normativa vigente in materia di prevenzione dell'inquinamento luminoso ;
b) la collaborazione con la Regione per la divulgazione delle problematiche e della disciplina relativa alla riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso;
c) la promozione, anche di concerto con i gestori degli osservatori astronomici e con le locali associazioni di astrofili dell'adeguamento della progettazione, installazione e gestione degli impianti privati di illuminazione esterna, secondo quanto stabilito dalle normative vigenti in materia;
d) la vigilanza sul rispetto delle misure stabilite per gli impianti di illuminazione esterna dalle disposizioni previste dalla normativa vigente e l'applicazione delle sanzioni amministrative conseguenti alla violazione delle disposizioni stesse.".
Il visto del Commissario del Governo è stato apposto il 7 aprile 2000.
La presente legge regionale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Lazio.
Data a Roma, addì 13 aprile 2000
BADALONI
ALLEGATO A
ELENCO OSSERVATORI ASTRONOMICI PROFESSIONALI
a) Osservatorio Astronomico di Monte Porzio Catone (Roma) Km 1
ALLEGATO B
ELENCO OSSERVATORI ASTRONOMICI NON PROFESSIONALI
CieloBuio - Coordinamento per la Protezione del Cielo Notturno