Approvata la nuova Legge Regionale Veneto anti-IL

A 12 anni dall’entrata in vigore della prima legge sull’inquinamento luminoso, la Legge Regionale del Veneto n. 22/97, è stata recentemente approvata la nuova Legge Regionale probabilmente la più innovativa presente sul territorio italiano.

La nuova Legge perfeziona il proprio strumento legislativo in materia e si uniforma alle migliori legislazioni regionali in materia di inquinamento luminoso degli impianti di illuminazione pubblica e privata.

Il caso ha voluto che recasse lo stesso numero della legge lombarda: infatti è la n. 17 del 7 agosto 2009, pubblicata sul BUR Veneto n. 65 dell’11 agosto 2009:

“Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici”

Tra le maggiori novità l’introduzione del parametro di  0,49 cd/klm oltre i 90°, l’interdistanza minima pari a 3,7 volte l’altezza del palo, il rendimento minimo degli apparecchi non inferiore al 60% e l’istituzione dell’ossservatorio permanente contro l’Inquinamento Luminoso!

Il testo della Legge è scaricabile qui.

 

 

Dal Comunicato stampa rilasciato da Venetostellato:

…Su tutto il territorio della Regione Veneto sono ora ammessi soltanto impianti con dispersioni al di sotto di 0.49 candele per kilolumen, un valore che ai più dice ben poco, ma che per i progettisti e gli installatori costituirà un vincolo progettuale ben preciso. Nella pratica ciò significa la possibilità di installare solo apparecchi totalmente schermati e privi di emissioni verso l’alto, oltre che ad un ottimo rendimento. Apparecchi quindi rispettosi della volta celeste e con contenuti consumi energetici.
Un vero passo in avanti verso il miglioramento della qualità dell’ambiente notturno dei nostri centri urbani e delle aree rurali. Tocca ora agli amministratori far propri i principi della legge e farli rispettare. Alla Regione invece il compito non indifferente di divulgare la nuova Legge e di fare “scuola” presso i soggetti attuatori e le associazioni di categoria…

 

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