Visione notturna: Oltre i 60-65 Anni La luce “bianca-blu” dei LED viene percepita meno della metà delle altre fonti di luce

 LA SICUREZZA NON DIPENDE DA “QUANTA” LUCE SI USA MA DA “COME” LA SI USA

La luce a forte componente blu (quale quella emessa dai LED) penalizza fortemente la visione da parte delle persone con età superiore a 60 anni. Infatti è dimostrato che oltre i 60-69 anni l’occhio umano, in presenza di luce a forte componente blu, ha una risposta molto meno della metà rispetto a luce gialla (tipica ad esempio del sodio alta pressione).

Emissione di una sorgente a LED da 5000-6000° K. Il picco di emissione (linea continua) si attesta attorno a 460nm, ben lontano rispetto alla tipica visione mesopica notturna (linea tratteggiata) che ha picco attorno a 550nm per luminanze per definizione internazionale compresa fra 0,005cd/m2 e 10cd/m2 (le autostrade al massimo si devono illuminare a 2cd/m2).

 

Guardiamo il grafico pubblicato su:
Encyclopedia of Neuroscience (2009), vol. 2, pp. 971-988,
Circadian Rhythms: Influence of Light in Humans. S W Lockley, Brigham and Women’s Hospital and Harvard Medical School, Boston, MA, USA- 2009

Il grafico mostra che il cristallino di persone comprese fra 60 e 69 anni trasmette la metà della luce a 460 nm rispetto ai 20-29enni.
Significa che la luce blu viene diffusa maggiormente all’interno dell’occhio umano senza essere sfruttata nella visione. L’utilizzo quindi di lampade ad alto contenuto di luce blu o ad elevato rapporto Scotopico/Fotopico aumenta la disparità di visibilità che hanno i guidatori di diverse età. Questo non avviene per la luce arancio-gialla (attorno ai 550-600nm) che viene trasmessa praticamente allo stesso modo a tutte le età considerate (linea verticale rossa).
La linea azzurra mostra che nella tipica emissione dei led il nostro cristallino, che rispetto ad una sorgente al sodio trasmette circa il 68% della luce, passa al 65% della trasmissione per persone da 20 a 29 anni, per ridursi a solo il 25% della trasmissione in persone ultrasessantenni!

Questo significa che per la popolazione che supera i 60-69 anni (circa il 20% dei patentati – Dati ACI 2009) una luminanza misurata di 1cd/m2 su una strada è percepita con lampade al sodio ad alta pressione pari a circa 1cd/m2, mentre con lampade a luce bianco-blu (tipo LED da 5500-6000°K) viene percepita  sino anche a 0.5-0.6cd/m2 (in funzione dell’età e della effettiva curva di emissione della sorgente impiegata).
La differenza è quella che sussiste fra l’illuminazione di una strada statale e l’illuminazione di una strada urbana qualsiasi. Se inoltre si applicano i riduttori di flusso e riducendo la luminanza di progetto di 2 step a 0.5cd/m2 il risultato finale in termini di percezione è veramente limitato.

ATTENZIONE PER I PROGETTISTI:
NON DECLASSATE MAI LE STRADE E LE AREE PEDONALI CON LA SCUSA CHE LA NORMA LO CONSENTE PER I LED – COSA NON VERA (si veda link).
Chi lo propone è perchè nasconde che i led fanno fatica a confrontarsi alla pari con prodotti tradizionali.

COME PROGETTISTI: Vi assumereste la RESPONSABILITA’ , in COSCIENZA, di declassare una strada sapendo che in realtà luminanze e illuminamenti per persone con oltre 60 anni verranno percepite meno della metà a causa della luce blu dei LED!
DA TECNICI COMUNALI:
Vi assumereste la RESPONSABILITA’ , in COSCIENZA, di accettare declassamenti con l’uso di sorgenti a luce blu come i LED che rendono più buio ed insicuro il territorio!

 

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