Processo per inquinamento luminoso

E’ iniziato il primo processo per inquinamento luminoso, a carico del responsabile dell’Ufficio Tecnico di Supino (FR) per omissioni di atti d’ufficio (si vedano anche i nostri articoli precedenti). Il processo è partito da una denuncia del Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino, Mario Di Sora, per le reiterate violazioni alla legge regionale sull’inquinamento luminoso commesse a Supino nella realizzazione degli impianti di illuminazione comunali.

Ne dà notizia il quotidiano “Il Messaggero” di Roma di venerdì 25 Giugno 2010.

Molte nuove realizzazioni infatti erano in contrasto con le disposizione di legge, sia perché emettono luce verso il cielo sia perché non dotati dei dispositivi di risparmio energetico. Tra l’altro queste emissioni di luce verso l’alto disturbavano le osservazioni che gli esperti, di notte, eseguivano da Campocatino. Ebbene, per superare questa situazione, lo stesso Osservatorio donò 200 vetri da sostituire ai lampioni stradali. Ma malgrado le diffide mai nessun adeguamento è stato disposto. In alcuni casi, il Comune ha persino omesso di montare il kit di adeguamento fornito gratuitamente dall’Osservatorio. La denuncia è poi scattata quando è stato attivato l’impianto di illuminazione dello stadio. Mario Di Sora (che si è costituto parte civile tramite l’avv. Calogero Nobile) ieri in aula ha ricostruito la vicenda. E sempre ieri è stato sentito il titolare di una ditta di Supino, il quale ha confermato di aver sostituito i kit solo in una trentina di casi. Di Sora ha preannunciato che l’eventuale risarcimento dei danni e delle spese legali verrà interamente devoluto a favore della lotta contro l’inquinamento luminoso da parte dell’Osservatorio di Campo Catino proprio nel comune di Supino.

da “Il Messaggero” del 25.06.2010

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