Come cambiano le nuove insicure città “Blu LED”

Decine di iniziative in tutta Italia per una tecnologia prematura, l’ELDORADO LED contagia gli italiani: ma quanti rischi e che luce spettrale.
Se continuiamo a seguire questa onda d’irrazionalità o euforia immotivata avremo:
1- città BLU con ridotto confort visivo e bassissima qualità della luce
2- aumenti a livello esponenziale dei pericoli per la salute umana e per l’ambiente
3- incremento dei pericoli per la sicurezza del cittadino e degli automobilisti
4- incremento dei costi dell’illuminazione

TUTTO QUESTO E’ INQUINAMENTO LUMINOSO IN TUTTE LE SUE FORME

E’ QUESTO CHE VOGLIAMO ?

Questo articolo non ha carattere di completezza e si propone solo di essere una carrellata di esempi di come non vorremmo vedere le nostre città.

 

1 – CITTA’ BLU E LA FUTURA ROMA BLU
Roma annuncia l’installazione di 15.000 apparecchi a LED per illuminare la città e risparmiare … un disastro annunciato. Poveri Romani.

Ecco alcune foto molto chiare su quello che ci aspetta. La tecnologia a led oggi è ancora altamente inefficiente per quanto riguarda l’ottenimento di temperature di colore simili alle lampade tradizionali, quindi tutti si stanno buttando a proporre apparecchi con sorgenti a luce bianchissima (che a tutti gli effetti tende al BLU) con temperatura di colore superiore a 5500°k. Le installazioni riportate nelle foto si trovano alcune in Italia ed alcune in Germania.

Una giusta temperatura di colore (per avere colori naturali tipo quelli restituiti dalle lampade ad incandescenza) è enormemente inferiore e si attesta attorno ai 3000-3500°K massimo, ma OGGI fare impianti di questo tipo a LED vuol dire realizzare impianti altamente inefficienti.

 
Andreas Hanel – IDA Germany

E’ evidente il confronto nell’immagine di destra, dove la pista ciclabile nella parte in primo piano è illuminata da sorgenti al sodio alta pressione, tendenti al rosato giallo molto calde da 2000°K e confortevoli, e sullo sfondo quelle con sorgenti Led da 6000°K.



Andreas Hanel – IDA Germany e Cielobuio

E’ evidente anche la differenza nell’immagine in basso a sinistra fra una luce a led da 5500°K ed una a ioduri metallici a bruciatore ceramico di nuova generazione (bianco-giallo) da 3300°K in primo piano.

 


Andreas Hanel – IDA Germany

Ecco infine evidenziate le differenze su una pista ciclabile illuminata con tutte le tecniche: led (Sorgenti blu) 6000°K, gli ioduri metallici a bruciatore ceramico di nuova generazione (giallo chiaro) 3300°K, il sodio alta pressione (tendente al giallo-rosa) 2000°K ed il vecchio mercurio (verde) 4500°K.
Passare al led è, in questo momento, un salto nel peggioramento della qualità della luce. 

Sembra che tutti si siano dimenticati che più sono bassi gli illuminamenti (<20lx che corrispondono a quelli tipici di strade di media importanza tipo provinciali o statali) e più la luce è confortevole a temperature di colore inferiore a 2000°K (tipo il sodio alta pressione), sia in interni che in esterni.

2- PERICOLI PER SICUREZZA STRADALE E DEL CITTADINO

A- Pericoli per la sicurezza del cittadino per due ordini di motivi:

1- Perchè la maggior parte degli apparecchi a LED “butta” tanta luce sotto il palo, ma poca attorno con due possibilità:

  a- o si crea il buio con FORTI disuniformità fra un palo ed un altro, NON RISPETTANDO LE NORME DI SICUREZZA DI SETTORE ma soprattutto creando pericolo per il cittadino e la circolazione



Andreas Hanel – IDA Germany

  b-. oppure per ottenere un minimo di uniformità si devono avere sostegni tanto vicini che il danno è doppio perchè: l’uniformità che si ottiene in questo modo è per valori di illuminamento anche 10 volte superiore a quelli previsti dalle norme di sicurezza e con evidente dispendio energetico, manutentivo e di costi di primo impianto elevatissimo, mentre le vie limitrofe appariranno per contrasto assolutamente BUIE e SARANNO soprattutto INSICURE e la città nel suo complesso SARA’ SEMPRE PIU’ INSICURA CON CONTINUA ACCRESCIUTA ESIGENZA DEL CITTADINO DI INCREMENTO DELLA LUCE ANCHE DECINE DI VOLTE SUPERIORE A QUANTO PREVISTO DALLE NORME DI SICUREZZA, DAL BUON SENSO E DALLA NORMALITA’.

Il tipico esempio è Milano dove L’INSICUREZZA CONTINUA A CRESCERE PIU’ SI ILLUMINA! Infatti, dove le norme prevedono valori di illuminamento medio NON superiori a 15, 30lx nelle situazioni di interferenza, si arriva invece ad avere situazioni con differenze fra strade principali e laterali che vanno da 50-80lx per le prime e sino a 2-3 lx per le seconde. SI DIMENTICA SEMPRE L’UNIFORMITA’, MOLTO PIU’ IMPORTANTE DI “QUANTO” SI ILLUMINA.

 

ATTENZIONE: LA CORRETTA E SICURA ILLUMINAZIONE E’ UNIFORME. NON E’ “TANTA” IN UN POSTO.

2- Ci dimentichiamo infine che gli apparecchi a LED sono mediamente MOLTO ABBAGLIANTI rispetto ad apparecchi tradizionali, proprio per la natura fisica del led, e spesso NON rispettano i valori previsti dalle norme di sicurezza. Soprattutto se vengono inclinati, emettono molto oltre i 70° (in ogni caso, anche se non emettono verso il cielo oltre i 90°). Abbagliamento vuol dire RIDUZIONE DEL CONFORT VISIVO, vuol dire PESSIMA ILLUMINAZIONE.

E’ evidente che più abbagliamento c’è, spesso è anche 3-4 volte di più rispetto a un apparecchio full cut-off, meno il nostro occhio percepisce illuminamenti e luminanze degli oggetti illuminati. Quindi a parità di situazione si è costretti a illuminare di più. Viceversa, con apparecchi e sorgenti tradizionali e quindi meno abbaglianti, serve meno luce per ottenere lo stesso risultato visivo.

L’immagine che segue è chiarificatrice anche se impiega mezzi “tradizionali”:

Nell’immagine l’uomo orienta il proiettore in due direzioni e rappresenta un sostegno virtuale alto solo 1.8m (normalmente quello che vogliamo illuminare e rendere sicuro si trova sempre da 2 a 12 metri sotto l’apparecchio):
– a Destra: direttamente in direzione dell’osservatore
L’osservatore ha la sensazione di TANTA luce, e la sensazione psicologica (ma falsa) di sicurezza e di nessuna minaccia.
IN REALTA’ è evidente che siamo abbagliati, che il contrasto luminoso ci toglie la visione di ciò che sta dietro e che NON leggiamo neppure la maglietta della persona che sta sotto il proiettore. E’ chiaro che la situazione è altamente insicura in quanto nasconde tutti i pericoli per un qualunque cittadino che passeggia o per un automobilista che percorre una strada.
– a SINISTRA: c’è quasi sensazione di poca luce, quasi insufficiente, il buio dietro alla persona appare più scuro e terrificante…
IN REALTA’ è evidente che in questo caso la luce assolve alla sua funzione di illuminare ciò che serve (cioè per terra) in modo gradevole senza eccessi ed abbagliamenti che cancellano i particolari (anche quelli della maglietta e del viso della persona-sostegno) della strada o del percorso.

 LA SICUREZZA NON DIPENDE DA “QUANTA” LUCE SI USA MA DA “COME” LA SI USA
E LE DISUNIFORMITA’ E GLI ABBAGLIAMENTI SONO SINONIMO DI POCA SICUREZZA

 

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