Richiesta di adottare un Regolamento anti Inquinamento Luminoso

……………… , ……………. 2002
Ill.mo Signor Sindaco ………..
del Comune di …………………..

Oggetto: Applicazione Legge Regionale 17/2000 del 27/3/00 – Delibera n. 2611 dell’11/12/00 Egregio Sig. ………………..,
Le scrivo a nome di Cielobuio – Coordinamento per la protezione del cielo notturno – che raccoglie oltre 40 fra Associazioni di astrofili e osservatori pubblici e 2 Osservatori Astronomici Nazionali (dei quali Le allego elenco).
Un uso improprio dell’illuminazione (soprattutto pubblica) porta ad un tale livello il chiarore del cielo che, se non si interverrà in tempo, le prossime generazioni potrebbero doversi recare in un planetario per vedere ciò che pochi anni fa si poteva vedere semplicemente uscendo di casa la sera!
L’impallidire del cielo e il perdersi delle stelle nel suo chiarore non porta a nessun vantaggio ed è una grave perdita culturale per tutti i cittadini. Le ricordo che l’UNESCO nel 1992 ha dichiarato il cielo stellato “patrimonio mondiale” da proteggere e conservare con ogni mezzo.
L’intento degli astrofili non è quello di diminuire l’illuminazione (la luce di notte dà un senso di sicurezza anche se solo a livello psicologico, infatti come lei avrà notato, gli episodi di criminalità sono cresciuti nel tempo allo stesso ritmo dell’illuminazione) bensì di illuminare meglio e solo dove serve. Eliminare la luce inutilmente dispersa verso il cielo non serve solo ai romantici ed ai sognatori ma porterà un concreto risparmio alle casse del Suo Comune e quindi ai contribuenti e sarà un ulteriore passo verso la salvaguardia dell’ambiente (per illuminare serve energia prodotta in genere con centrali termoelettriche che a loro volta producono CO2).
Come Lei sa, la regolamentazione dell’illuminazione pubblica è oggetto di un disegno di legge giacente al Senato presentato dal Senatore Diana e di un PDL della Regione Lombardia sostenuto da 24.000 firme di cittadini preoccupati dal dilagare incontrollato di questo fenomeno.
Questa lettera si pone in quest’ottica e ha il semplice scopo di fermare al più presto la diffusione sul territorio dei fari pubblicitari (spesso roteanti) in uso presso locali notturni e centri commerciali, peraltro già vietati dall’art. 23 del nuovo Codice della Strada.
Per fare ciò è sufficiente un’ordinanza o regolamento comunale simile a quelle già adottate da numerosi comuni italiani.
Qualora Lei decidesse in tal senso, La pregherei di farmene avere una copia; l’associazione Cielobuio la pubblicherà in internet in modo da renderla visibile.
So che i Sindaci hanno poco tempo a disposizione e tante cose da fare, quindi mi scuso se mi sono dilungato troppo, ma sono certo che l’importanza dell’argomento, la semplicità dei rimedi possibili ed il ritorno per la Comunità siano tali da giustificare il fatto di impegnarLe un poco del suo tempo prezioso.
Rendendoci disponibili per fornirLe ulteriori informazioni, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

CIELO BUIO – Coordinamento per la protezione del cielo notturno

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