S’illumina la vetta delle polemiche

La Stampa – 23 Dicembre 2003

Da questa sera riflettori accesi sul monte Mucrone

DOPO SETTIMANE DI SCONTRI S’INAUGURA L’IMPIANTO CRITICATO DA CAI E AMBIENTALISTI
BIELLA

Dopo settimane di feroci polemiche, stasera si accendono i riflettori sulla vetta del Mucrone. L’impianto di illuminazione sarà inaugurato alle 21,30 in località Sette Fontane. La Provincia, accogliendo la proposta dell’associazione Alpina di Sordevolo e della società Pietro Micca, si è lanciata a capofitto nell’insolita impresa. La cerimonia, come ha spiegato il presidente Orazio Scanzio sarà rinviata in caso di cattivo tempo: ma se il cielo è sereno ci saranno fuochi d’artificio, canti corali e l’esibizione del gruppo «Quintarua». Il fascio di luce bianca rischiarerà gli ultimi 300 metri della cima-simbolo del Biellese, e sarà garantito da due mega-proiettori da 20 kilowatt. La montagna illuminata sarà visibile a 20 chilometri di distanza, mentre l’impianto sarà azionabile attraverso un cellulare. Il costo totale è di 42 mila euro: la Provincia contribuirà con 20 mila euro, pari al 48% della spesa, mentre la rimanente cifrà è stata raccolta dai due promotori. «E’ un’iniziativa turistica di forte impatto, che vuole essere un regalo di Natale dell’amministrazione ai biellesi – ha spiegato Orazio Scanzio -. L’impianto rimarrà in funzione nelle ore serali solamente fino al 6 gennaio, ma non ci sono scadenze temporali precise, e potrà essere messo in funzione nei periodi e nelle ricorrenze più significative dell’anno e ogni qual volta lo si riterrà utile e opportuno». Il sistema di illuminazione è stato commissionato alla ditta Franco Ercolani di Gaglianico, e per realizzarlo è stata interpellata la «Space Cannon» di Fubine di Alessandria, la stessa impresa che ha fatto rivivere con i coni di luce le Twin Towers abbattute. Sin dalla sua presentazione, l’inattesa idea della Provincia ha subito surriscaldato il dibattito politico. Contro il progetto hanno picchiato sodo gli esponenti locali della Margherita, a cominciare dal sindaco Gianluca Susta e dal consigliere comunale Marziano Magliola. Alle loro dure prese di posizione sono seguite le rimostranze di Roberto Mondello per conto di Pro Natura, e di Alfio Biella per il Cai, che hanno criticato il progetto per motivi ambientali e di opportunità. Ma Scanzio ha tirato diritto, giudicando «pretestuose» le accuse e ricordando che la manifestazione torinese «Luci d’Artista», che vede un impegno finanziario di centinaia di milioni da parte della giunta di ulivista, non è stata invece presa di mira. Su quanto sia effettivamente visibile il cono di luce, tuttavia, sono in molti a dubitare: soprattutto i biellesi che sono rimasti delusi dalle «prove generali» dei giorni scorsi.

Renato Moreschi

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