L’astronomo in lotta per un futuro più buio

CityMilano – venerdì 1 Agosto 2003

BRNO (Repubblica Ceca) – Jan Hollan sta combattendo una battaglia perché il futuro della Repubblica Ceca sia più buio. L’astronomo è a capo di una campagna che ha portato l’ex Paese comunista a essere la prima nazione al Mondo con una legislazione specifica contro l’inquinamento luminoso. Una minaccia che, secondo Hollan, mette a rischio la salute, la natura e il semplice desiderio di ammirare le stelle.
Le norme contro l’inquinamento luminoso sono in fase di studio in Lombardia, in alcuni degli Stati Uniti e in diverse zone dell’Australia. Nella Repubblica Ceca la legge è stata approvata nel 2001 e, secondo David Crawford, della International Dark Sly Association (gruppo noprofit di Tucson, in Arizona; la sezione Italiana è all’osservatorio astronomico di Campo Catino, nel Lazio), il risultato “è un traguardo importante non solo per questo Paese, ma anche come modello di riferimento per altri Stati”.
La notte di Brno, secondo centro del Paese a 200 chilometri da Praga, era diventata così luminosa che solo scienziati armati di potenti telescopi potevano vedere tracce della Via Lattea. Holland, che ha 47 anni e lavora all’osservatorio della città, spera che, con la legge dalla sua, la volta celeste sopra i tetti di Brno riapparirà in una decina d’anni, se l’illuminazione pubblica verrà sostituita con lampade che emettono luce solo verso il basso. Il 30% dell’energia elettrica impiegata per illuminare l’esterno viene infatti dispersa verso il cielo, dove si crea un effetto di luminescenza che oscura la luce dei corpi celesti.
Ma l’inquinamento luminos non è solo uno spreco di energia e un ostacolo per gli astronomi: è anche un danno per la salute di tutti, perché causa alterazioni del sonno. Alcuni studi hanno dimostrato che le donne che lavorano di notte e sono quindi costantemente esposte alla luce hanno molte più possibilità di ammalarsi di cancro. L’oscurità è infatti necessaria al corpo per produrre la melatonina: se l’ormone cala, si alzano i livelli di estrogeni e, di conseguenza, il rischio di tumori. La legge Ceca del 2001 ordinava la diminuzione dell’inquinamento luminoso, ma senza specificare come attuarla. I provvedimenti sono rimasti in sospeso, in attesa che il parlamento voti come ridurre l’illuminazione pubblica e dirigere meglio quella degli edifici privati. Ma è solo questione di tempo: “Vincere questa battagli per me è u dovere”, avverte Hollan.

(AP)

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