«Abbatteremo le spese di cinquecentomila euro all’anno»

Gazzetta del Mezzogiorno – 31/01/2003

Lecce – Il Comune avvia un piano di risparmio energetico per ridurre i costi Luce, è guerra agli sprechi.
Illuminazione pubblica, il Comune dichiara guerra agli sprechi ed avvia un piano di risparmio energetico. Nel 2002 l’amministrazione di palazzo Carafa ha speso 2 milioni e 250mila euro per illuminare vie e piazze cittadine attraverso 367 impianti, dei quali 201 – è stato calcolato – hanno assorbito l’80per cento dell’energia totale utilizzata. Da qui, l’esigenza di «rimodulare» l’utilizzo della costosa risorsa, applicando agli impianti moderne apparecchiature la cui tecnologia permetterà di ottimizzare i consumi, abbattendo del 35per cento i costi finora sostenuti. Per far questo, il Comune ha scelto di affidarsi alla società Eureco Srl, che ha brevettato la tecnologia «Hites». I dispositivi energy saving verranno installati su 201 delle 367 linee che alimentano l’illuminazione urbana e dalle quali scaturisce un consumo presuntivo annuo di 1 milione e 232mila euro (il consumo dei rimanenti 166 impianti, dunque, è di 1 milione e 17mila euro). La percentuale di risparmio garantita dalla società, si diceva, ammonta al 35 per cento dei costi tuttora sostenuti per alimentare la maggior parte degli impianti pubblici, soprattutto quelli dei viali e delle piazze che producono elevate quantità di luce. Questo si tradurrà in un risparmio annuo per la comunità di circa 500mila euro. Per ottenere tali benefici l’amministrazione farà ricorso ad un leasing che comporterà per i primi cinque anni un esborso annuo di 400mila euro. Per questo periodo di tempo, dunque, il risparmio effettivo sarà di 100mila euro all’anno «ma il reale investimento – evidenzia l’assessore Eugenio Pisanò, che ha portato in giunta il progetto – si concretizzerà in seguito, quando il Comune riscatterà gli impianti. Peraltro – aggiunge – la società Eureco si impegna a garantire a proprie spese il 35 per cento di risparmio effettivo anche nel caso in cui i dispositivi installati non riuscissero a coprire l’intera quota di risparmio prevista. Oltre all’installazione, ovviamente, la ditta si occuperà anche della manutenzione dei sistemi. Il miglior controllo delle linee di alimentazione attuato attraverso i dispositivi brevettati – conclude Pisanò – consentirà anche una rimodulazione dei contratti in base all’effettivo fabbisogno energetico».

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