“L’impianto viola la legge, l’ha costruito chi l’ha scritta”

Questo il titolo di un articolo (firmato da Renato Piva), pubblicato sul Corriere Veneto del 30 dicembre 2002, relativo alla cittadina di Vittorio Veneto dove un impianto in Piazza del Popolo, progettato da un notissimo illuminotecnico italiano è ancora spento a due anni dalla sua installazione. Proponiamo un riassunto dell’articolo. Scorrendo il testo si può leggere come il responsabile di Veneto Stellato, Leopoldo Dalla Gassa, spieghi che l’impianto sia stato stato costruito calcolando il flusso disperso verso l’alto con i valori permessi dalla UNI10819. Invece la legge della Regione Veneto n.22/97 sull’inquinamento luminoso permette di disperdere verso l’alto al massimo il 3% del flusso luminoso, quindi un valore più stringente rispetto a quelli consentiti dalla citata norma ed è perciò alla legge Veneto che bisogna guardare. Paradossalmente il titolare della ditta che ha realizzato l’impianto, l’ing. Lorenzo Fellin, era stato uno dei consulenti che stilarono la legge Veneto sull’inquinamento luminoso. Il ditta ha ammesso che gli impianti sono fuori norma, pur approvati dal Comune, aggiungendo:”poiché … gli impianti di illuminazione sono “inquinanti”, si possono facilmente tacitare spegnendo l’interrutore; non ci resta che invitare il Comune a farlo”. Il sindaco di Vittorio Veneto (non ancora in carica all’epoca della realizzazione dell’impianto incriminato) ricorda che a Vittorio Veneto gli impianti degli ultimi anni sono tutti a norma di legge veneto e l’Amministrazione provvederà a sanare quelli esistenti dicendo tra l’altro:”Combattere l’inquinamento luminoso è anche una forma di risparmio per la amministrazioni”.

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