Petizione per la nuova legge Piemonte – 8 Dicembre 2001

Vi chiediamo gentilmente di appoggiare l’approvazione della nuova legge Piemonte contro l’inquinamento luminoso.
Per farlo, basta inviare il messaggio riportato qui di seguito a : museo@liceovalsalice.it, apponendo nome, cognome o ragione sociale, Via , città, posta elettronica.
Vi chiediamo, gentilmente, di consultare i Vs. amici astrofili, ambientalist, astronomi, professori, studenti, ecc. affinché anche loro inviino il proprio messaggio.
Tanti più messaggi arriveranno, tanta più forza avranno i nostri amici Piemontesi di Pro Natura (Promotori del disegno di legge), Don Ezio Fonio (Direttore del Museo), Silvano Minuto (UAICNIL).
Nel ringraziarvi anticipatamente, Vi invio i più sinceri auguri di Buon Natale.
Cieli bui a tutti.
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e grazie a Carlo Rossi – UAI Al Consiglio Regionale del Piemonte (tramite PRO NATURA PIEMONTE, promotrice della petizione “per una adeguata legge regionale contro l’inquinamento luminoso ed il risparmio energetico”, primo firmatario don Ezio Fonio)

Il sottoscritto (nome e cognome, qualifica professionale (astronomo, ecc.) o astrofilo o naturalista ed eventuale ente od associazione rappresentata) sottoscrive la petizione “per una adeguata legge regionale del Piemonte
contro l’inquinamento luminoso ed il risparmio energetico”.
In particolare chiede che il Consiglio regionale del Piemonte discuta ed approvi con urgenza una legge regionale che definisca le procedure e le norme per la riduzione dell’inquinamento luminoso nel contesto di una più generale razionalizzazione dell’uso e delle forme delle sorgenti di luce esterne sul territorio regionale, al fine di conseguire i seguenti obiettivi:
1) la riduzione dei consumi energetici relativi all’illuminazione esterna ed il miglioramento dell’efficienza luminosa degli impianti di illuminazione;
2) la salvaguardia dei cicli biologici naturali dell’uomo e degli altri esseri viventi;
3) la tutela e il miglioramento dell’ambiente conservando gli equilibri ecologici esistenti su tutto il territorio regionale;
4) la riduzione dei fenomeni di abbagliamento e affaticamento visivo provocati da inquinamento ottico e luminoso al fine di migliorare la sicurezza della circolazione stradale;
5) la tutela dell’attività di ricerca e divulgazione scientifica delle stazioni e osservatori astronomici di rilevanza regionale o provinciale e dei siti individuati per la possibile installazione di nuovi osservatori astronomici per la ricerca scientifica, nonché delle zone loro circostanti, dall’inquinamento luminoso;
6) la protezione del paesaggio naturale notturno e dell’integrità del cielo notturno;
7) il miglioramento della qualità della vita, la fruizione della volta celeste e la migliore illuminazione dei centri urbani e dei beni ambientali monumentali e architettonici.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, si sottolinea la necessità di definire:
– come aree di più elevata sensibilità all’inquinamento luminoso le riserve naturali integrali e speciali e gli osservatori astronomici di cui al precedente punto 5, nonché i criteri per definire come sensibili le altre
aree da tutelare;
– l’obbligo per i Comuni di dotarsi di piani per la riduzione dell’inquinamento luminoso;
– le seguenti caratteristiche che dovranno avere le nuove installazioni di sorgenti luminose:
a) avere un’intensità luminosa massima di 0 cd per ogni 1000 lumen a 90 gradi e oltre dalla verticale;
b) essere equipaggiati con appositi dispositivi in grado di regolare l’emissione del flusso luminoso;
c) essere equipaggiati con lampade al sodio ad alta o a bassa pressione o altro tipo di lampade ad alta efficienza in relazione al progresso tecnologico raggiunto;
d) nel caso di lampade al sodio ad alta pressione l’efficienza luminosa espressa in lumen/watt deve essere non inferiore a: 65 per lampade di potenza minore o uguale a 50 W; 80 per lampade di potenza maggiore di 50 W e minore di 100 W; 95 per lampade di potenza maggiore o uguale di 100 W;
e) non arrecare disturbo visivo agli utenti della strada;
– le procedure per la realizzazione dei nuovi impianti e i tempi di adeguamento per quelli esistenti;
– le autorità di controllo e adeguate sanzioni per i trasgressori.

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