Diffida per impianto non realizzato a Norma della LR 22/97

Ill.mo Sig. Sindaco
del Comune di
…………………….. ( )

Egr. Direttore d’area, settore lavori pubblici
del Comune di ……………………..

Al Direttore d’area, settore Edilizia Privata
Del Comune di ……………………..
…………………. lì 11 dicembre 2000.

Egregio Signor Sindaco, egr. Direttore d’area lavori pubblici,
ci giungono notizie, riportate sui quotidiani locali, che stanno per iniziare i lavori per …………………………………….. nella Sua città.

Le vogliamo ricordare che la Regione Veneto ha emesso una legge, la L.R. n° 22 del 27 Giugno 1997 (BUR N.53 del 01.07.1997 pg 11-19), riguardante l’illuminazione esterna notturna e la prevenzione dell’inquinamento luminoso.

Poiché il Piano Regionale di Prevenzione dell’inquinamento Luminoso (PRPIL previsto dall’art.11), non è stato ancora elaborato dalla Regione; è fatto obbligo ai comuni applicare le norme transitorie di cui all’articolo 11:
1. Fino all’entrata in vigore del PRPIL, i Comuni adottano in materia di progettazione realizzazione e gestione degli impianti pubblici d illuminazione esterna i criteri di cui all’allegato C.
2. Fino all’entrata in vigore del PRPIL, i Comuni promuovono in materia di progettazione, realizzazione e gestione degli impianti privati di illuminazione esterna i criteri di cui all’allegato C.

Dell’allegato C desidero evidenziare i seguenti punti;
1. Comma 1 :impiegare preferibilmente sorgenti luminose ai vapori di sodio ad alta pressione.
(che consentono un notevole risparmio energetico)
2. Comma 3: evitare per i nuovi impianti l’adozione di sistemi di illuminazione a diffusione libera o diffondenti o che comunque emettano un flusso luminoso nell’emisfero superiore eccedente il 3% del flusso totale emesso dalla sorgente.
3. Comma 4: limitare l’uso dei proiettori ai casi di reale necessità, in ogni caso mantenendo l’orientazione del fascio (e non del faro) verso il basso, non oltre i sessanta gradi dalla verticale.
4. Comma 5: adottare sistemi automatici di controllo e di riduzione del flusso luminoso, fino al 50% del totale, dopo le ore 22, e adottare lo spegnimento programmato integrale degli impianti ogniqualvolta ciò sia possibile, tenuto conto delle esigenze di sicurezza.

La invitiamo pertanto a garantire il rispetto delle norme della Legge Regionale N.22/97 su questo e su tutti i futuri lavori di installazione di impianti pubblici di illuminazione esterna.

Le ricordiamo inoltre, che i valori massimi di dispersione oltre i 90°, previsti dalla norma UNI 10819 qualora invocata, non rispondono ai criteri della legge regionale n° 22 del 27 giugno 1997.
In tale senso non può essere applicata sull’intero territorio regionale veneto; detta norma, infatti, consente percentuali di flusso luminoso (nell’emisfero superiore), eccedenti il tre per cento del flusso totale emesso dalla sorgente, come invece previsto dalla legge regionale 22/97, (Allegato C). Inoltre, all’interno dei confini regionali, non esistono aree 1, 2 o 3 come previsto dalla norma UNI 10819, ma sono individuate solamente aree protette di pertinenza degli Osservatori astronomici.

Con la presente pertanto, si diffida la realizzazione di qualsiasi impianto di illuminazione esterna, che non sia rispondente a quanto previsto dalla legge regionale già citata, informando che qualora non siano rispettati i valori previsti, sarà nostra cura segnalare all’autorità competente eventuali inadempienze, affinché siano verificate eventuali declaratorie di antigiuridicità penali, in ordine all’art. 328 del C.P., segnalando anche il nome del responsabile del procedimento.

Riteniamo inoltre non superfluo ricordare, che nella deliberazione della Giunta Regionale n° 2301 del 22/06/98, si può leggere al punto 4 che: è fatto obbligo ai comuni il rispetto e l’adeguamento di quanto previsto dall’art. 9. Lo stesso è sanzionato dall’art. 12 ed è reso immediatamente operativo anche nei confronti dei privati. Tutti perciò, anche i privati, sono tenuti al rispetto di quanto previsto all’art. 9 e allegato C, della L.R.V. 22/97.

Sarebbe pertanto meritorio nonché opportuno, provvedere alla modifica e integrazione, nella modulistica di concessione – autorizzazione edilizia, degli obblighi previsti anche per i privati, ottemperando così anche a quanto previsto all’art. 11, coma 2.

RingraziandoLa per la collaborazione Le chiedo, ai sensi della Legge n°241/90, una risposta scritta entro 30 giorni e che mi sia comunicato il nome del responsabile del procedimento amministrativo che scaturirà dalla presente richiesta.
Restando in attesa di una Vs. risposta, siamo a disposizione per una eventuale collaborazione gratuita di carattere tecnico scientifica.

Cordiali saluti.

Il responsabile di zona

Indirizzo:
……………………………………………
e-mail: ……………….
CReVIL
Coordinamento Regionale Veneto
Contro L’inquinamento luminoso
http://www.venetostellato.freeservers.com

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