Nuova legge anti-IL in Cile

Il 3 maggio scorso è stata pubblicata la nuova legge per la protezione del cielo notturno in Cile, patria dei più grandi telescopi del mondo. La nuova “norma luminica” è la numero 43 del 2012 del Ministero dell’Ambiente.
La norma è stata aggiornata ai migliori criteri per la protezione dell’ambiente notturno. In particolare, finalmente si ottiene una schermatura totale degli apparecchi, seguendo l’esempio delle migliori leggi italiane in materia, imponendo un’intensità luminosa massima a 90° di 0,49 cd/klm.
Alla norma hanno lavorato soprattutto la OPCC – Oficina de Protección de la Calidad del Cielo del Norte de Chile che si è avvalsa della consulenza di CieloBuio, con cui collabora fin dal 2002. Le basi per l’aggiornamento della vecchia norma del 1998 erano già state poste nell’estate del 2010 quando Fabio Falchi e Paolo Pescatori vennero invitati in Cile per portare l’esperienza italiana in materia.
Il testo della norma può essere scaricato qui: Norma Luminica

La grande novità della norma, oltre a quella della schermatura totale, è quella del controllo dello spettro di emissione delle sorgenti, in modo da evitare eccessi di radiazione nel blu e nell’ultravioletto, oltre che nell’infrarosso.
In figura si vedono i limiti imposti. Di particolare interesse è la limitazione del contenuto di luce blu nello spettro. Fatta cento la radianza spettrale emessa nell’intero spettro visibile, al di sotto dei 500 nm non potrà essere superiore a 15.

Il direttore della OPCC, Pedro Sanhueza, è stato in visita in Italia a metà maggio per approfondire con CieloBuio alcuni aspetti dell’applicazione delle leggi italiane in materia e per programmare i passi successivi per l’abbattimento dell’inquinamento luminoso nel mondo.

 

 Il direttore della OPCC, Pedro Sanhueza,con il presidente di CieloBuio, Fabio Falchi, il segretario di Light-is, Diego Bonata, e Paolo Pescatori

In particolare è evidente come i produttori di sorgenti, LED soprattutto, non possano più evitare di considerare i danni che un eccessivo contenuto di luce a corte lunghezze d’onda provoca all’ambiente notturno e alla salute dell’uomo. Per questo è necessario che lo sviluppo vada nella direzione che da sempre CieloBuio auspica e che la nuova norma cilena impone.

Fabio Falchi, presidente di CieloBuio, e Pedro Sanhueza, direttore della Oficina de Protección de la Calidad del Cielo del Norte de Chile
 

 

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