L’Abruzzo rilancia la sua Legge anti inquinamento luminoso e per il risparmio energetico

ARGIRO’ E DI DALMAZIO: ”RIDUZIONE INQUINAMENTO LUMINOSO: PRIORITA’ DELLA REGIONE”

L’AQUILA – “La riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici è da tempo una delle questioni che la Regione ha messo tra le sue priorità, tant’è che già nel marzo del 2005 fu approvata una legge che fissava i requisiti tecnici e le modalità di impiego degli impianti di illuminazione esterna pubblici e privati”.

Link al testo delle modifiche apportate alla L.R. 12/05.

È quanto afferma il presidente della Quarta commissione del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nicola Argirò (Pdl), a margine dell’approvazione della legge che ha prorogato i termini per l’adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica.

“Una norma – prosegue Argirò – che, oltre a stabilire le caratteristiche tecniche dei nuovi impianti, imponeva di modificare o sostituire quelli esistenti e non rispondenti ai requisiti stabiliti, fissando un termine tra i 3 e i 5 anni”.

“Nei mesi scorsi – aggiunge Argirò – è stata condotta un’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione delle legge, da cui è emersa una scarsa conoscenza della normativa del 2005: appena il 22% degli interpellati ha infatti risposto al questionario e solo il 4% ha assunto iniziative nel rispetto di quelle previsioni”.

Secondo il presidente della Quarta commissione sono diverse le ragioni alla base di una così diffusa inapplicazione: a partire dal fatto che le norme sono state approvate a ridosso del cambio di legislatura tra l’amministrazione Pace e quella Del Turco, fino ad arrivare alla mancanza di una adeguata campagna di comunicazione e informazione.

“A ciò – continua l’assessore regionale all’Ambiente Mauro Di Dalmazio – si è aggiunta all’epoca anche la riorganizzazione delle strutture regionali, che ha provocato ulteriore confusione”.

“Senza considerare – sottolinea Di Dalmazio – che in molti casi gli stessi Comuni, oltre a non disporre di risorse finanziarie, hanno dimostrato una scarsa conoscenza della legge che, insieme alla mancanza di un ufficio preposto e di personale qualificato, ha portato alla sostanziale inapplicazione della norma”.

La proroga dei termini, invece, riafferma la valenza dei contenuti della legge del 2005 e prevede anche altre novità.

“Saranno promosse – rimarca Argirò – iniziative di formazione professionale e saranno definiti i criteri per la concessione di contributi per l’adeguamento degli impianti esistenti. Ai Comuni, poi, sarà data la possibilità di avvalersi dell’Arta per la cura degli aspetti tecnico-scientifici”.

Per gli adempimenti a carico dei Comuni, è stato previsto un termine di 10 anni dall’entrata in vigore della legge (quindi al 2015) per l’adeguamento o la sostituzione degli impianti esistenti, mentre entro 9 anni (2014) quelli con popolazione superiore a 3mila abitanti dovranno dotarsi di piani di illuminazione nel rispetto della normativa.

“Anche nelle zone ‘di particolare rispetto’, quelle cioè ad esempio ai confini delle aree protette, è stata disposta una proroga dei termini: al 2014 per la schermatura degli apparecchi altamente inquinanti e al 2015 per l’adattamento o la sostituzione di quelli non rispondenti ai requisiti di legge”.

Si ringrazia: Abruzzo Web

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