La Liguria vara il Regolamento Attuativo n° 5/4.9.2009

 La Regione Liguria ha approvato in via definitiva il Regolamento n° 5/09, di attuazione della LR 22/07, con delibera di Giunta n°1163 del 4.9.2009, pubblicato sul BURL n° 16 del 23.9.2009 parte 1.

E’ possibile scaricare il BURL in formato pdf.

Il quadro normativo si completa dopo 4 anni di lavoro, a soli 2 anni e mezzo dall’approvazione della Legge Regionale n° 22/07 che già stabiliva i principali parametri standard per la limitazione della diffusione della luce verso l’alto, tra i quali il ben noto e collaudato 0,49cd.  L’elaborazione dei documenti approvati dalla Regione sono il risultato di un lungo tavolo di lavoro a cui hanno direttamente partecipato: l’Assessorato all’Ambiente, AIDI, Cielobuio, l’astronomo genovese dott. Marco Scardia, tavolo dal quale è scaturita la scelta dell’EMISSIONE ZERO quale più moderno criterio per la progettazione illuminotecnica compatibile con l’ambiente e i progetti mondiali di sviluppo sostenibile.
Della normativa beneficeranno studiosi delle scienze astronomiche e scienze ambientali oltre a tutta la cittadinanza regionale trattandosi, come ben sappiamo, di una legge a 360° a favore della tutela ambientale, della ricerca scientifica e del risparmio energetico. Non solo i sopraindicati hanno contribuito al successo, anzi, è emersa una squadra al gran completo che ha visto affiancarsi a CieloBuio le associazioni astrofile della Liguria oltre a IDA e UAI (si ringraziano altresì Mario Di Sora e Emilio Sassone Corsi per l’attiva partecipazione).

E’ un documento importante che, sotto certi aspetti, per primo presenta argomenti noti ma rinnovati e adeguati ai tempi, evidenziando i concetti di difesa dell’ambiente naturale e della valorizzazione della cultura, richiamando la necessità di porre particolare attenzione alle aree sottoposte ai vincoli ambientali della Rete Natura 2000 ed intorno agli osservatori astronomici che svolgono attività di studio e divulgazione; si richiama la necessità di tutelare l’ambiente urbano e la salute umana dalla luce intrusiva, oggi piu che mai presente nelle città e ambiti urbani dei paesi economicamente più sviluppati, argomenti sempre più incalzanti.

Sintesi normativa:

I punti fondamentali del nuovo Reg. 5/09, oltre a confermare quanto di buono contenuto nella LR 22/07, sono la migliore definizione dei parametri di emissione, delle deroghe ed i tempi di adeguamento come si sintetizza nel seguito:

Parametri fondamentali, validi per il nuovo e per l’adeguamento dell’esistente dove previsto:

1A. Emissione diretta ammessa 0,49 cd/Klm a 90° e oltre, a luce diretta verso il basso, per sorgenti di potenza superiore a 1500 lumen (strade, piazze, campi sportivi ecc).
1B. Piccole sorgenti sino a 1500lm cadauna (pari a 23W FLC), impianti per max 2250 lm complessivi (es. 3 globi liberi, ecc) e max 180 lm per singolo apparecchio nelle aree protette (es. max 12 globi con frangiluce nell’intera Rete Natura 2000 e nelle fasce di protezione degli Osservatori astronomici)
2. Emissione indiretta: luminanze medie mantenute pari ai parametri minimi delle norme tecniche di settore e sicurezza, max consigliato 1 cd/mq.
3. Lampade ad alta efficienza al sodio alta pressione, min 90 lm/W, ammessi ioduri metallici nei centri storici e luoghi di aggregazione in genere. Parametro minimo indicato anche per sorgenti Led.
4. Ottimizzazione impianti, interdistanza minima 3,7.
5. Gestione della luce: riduttori di flusso in impianti stradali, idem o la parzializzazione dell’impianto nell’illuminazione monumentale, spegnimento insegne entro le 24.

Deroghe principali:

– Feste patronali e natalizie, grandi stadi oltre 5000 spettatori (oggi esistenti solo a Genova e La Spezia) con l’obbligo di utilizzare schermature.
– Sole luci di segnalazione del traffico per strade, porti, aeroporti, ferrovie e similari.
– Impianti militari, carceri e pubblica sicurezza in genere.
– Impianti non stabilmente installati, sino alle 20 in orario solare e ore 22 orario legale, altrimenti accesi da sensori di presenza per breve tempo.

Tempi di adeguamento:

    * entro 2 anni: gli apparecchi di illuminazione esistenti, attraverso la modifica dell’inclinazione prossima allo zero e/o attraverso la schermatura, fatte salve le prestazioni su strada.
    * entro 5 anni: l’adeguamento in toto degli impianti nell’intera superficie dei territori protetti dalla Rete Natura 2000, ed entro le fasce di di protezione degli Osservatori riconosciuti.

Controlli e vigilanza

E’ oggetto di specifico controllo il rispetto delle tempistiche e degli interventi:

– La Provincia controlla i Comuni
– I Comuni controllano i privati
– ARPAL può rilevare e relazionare su richiesta
– Agli organi di Polizia Municipale è demandato l’onere di procedere con le sanzioni, qualora necessarie (200-500 euro per apparecchio).

 

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