Illusions of Lights: a Journey into the Unseen – Un film sull’Inquinamento Luminoso

Un nuovo video appartenente alla collezione di filmati di Brad Goldpaint mostra la Via Lattea, le aurore e cieli pieni di stelle soprastanti luoghi altrettanto suggestivi e situati in aree libere di inquinamento luminoso passando però prima attraverso il caotico brulichio delle città. Ma questo breve video in realtà è solo il trailer del film intitolato “Illusion of Lights: A Journey into the Unseen”, ancora in fase di realizzazione dalla Goldpaint Photography.  
L’uscita nelle sale è prevista per il 2017, ma ci viene già offerto un trailer da 3’30” visibile sul sito Vimeo.   

Brad Goldpaint, che è sia regista del film che autore delle immagini ed editore, ha raccolto nuovi filmati per più di tre anni, e sono in programma ulteriori riprese per la definizione del film integrale la cui uscita è prevista per il 2017.  Oggi ci viene offerto un trailer da 3’30” visibile sul sito  Vimeo.
Intitolato “Illusion of Lights: A Journey into the Unseen” che letteralmente è tradotto “L’illusione delle luci: un viaggio nel non visto” esplora la bellezza del cielo notturno come è visibile da località lontane e isolate, non urbane dove vive la maggioranza degli umani. Con l’utilizzo delle tecniche fotografiche della lunga esposizione e del time-lapse, il film rappresenta lo stato attuale dei nostri caotici e trasformati cieli urbani notturni rapportati a quelli originari e più puri della natura incontaminata. Secondo l’autore Goldpaint, dichiarato amante del cielo stellato, la tecnica del time-lapse è molto impegnativa quando si tratta di riprendere i panorami del cielo notturno. Nel video, un solo clip di cinque secondi della Via Lattea è costituito da 150 singole immagini riprese nel corso della medesima notte, per mostrare i movimenti del cosmo nel nostro cielo.
Ma qual’è lo scopo di tanto impegno di Brad Goldpaint nel film che sta realizzando? Questa grande mole di lavoro si prefigge l’obiettivo di educare e sensibilizzare le persone circa gli effetti e le  problematiche dell’ inquinamento luminoso presente nel mondo odierno. Il breve filmato oggi disponibile, non ancora disponibile in italiano, inizia raccontando il fatto che l’80% della popolazione mondiale vive in zone complessivamente urbanizzate ed illuminate e per questo non ha mai visto la Via Lattea, ossia la galassia che ci ospita. Si racconta la curiosa storia accaduta dopo il terremoto di Los Angeles del 1994 che causò un blackout, mostrando le stelle come non si erano mai viste in quel luogo. Allo scendere del buio totale e alla comparsa in cielo della Via Lattea, i centralini del centro di soccorso furono sommersi di telefonate di gente preoccupata per una luminosa scia argentata sopra la città. In verità, nulla di preoccupante, perché si trattava solo della nostra meravigliosa galassia che osservarla, malgrado il pesante disagio del blackout, è stato un vero privilegio.
Osservando nel video il confronto tra il fascino dell’ambiente naturale della Terra in primo piano e il fascino maestoso dell’Universo come sfondo, siamo portati a capire che il nostro pianeta ne è parte integrante come bene e bellezza naturale, da tutelare non solo per un aspetto estetico, ma soprattutto sotto l’aspetto morale, culturale e scientifico. Il chiarore incontrollato e l’apparente brillare delle città sono solo mere illusioni di vera bellezza, banalità. Gli aspetti materiali sono spesso sopravvalutati dalla società odierna e si sovrappongono ingiustificatamente sui valori di base che sono il vero fondamento di una società, che oggi sembra incapace di gestire se stessa e il mondo in cui vive. I gravi danni all’astronomia passano anche dalla  perdita della percezione umana dell’Universo e di quel piccolo quartiere della galassia che chiamiamo Sistema Solare.
A osservare quanta energia viene sprecata in cielo e nell’ambiente, a quanta luce artificiale viene indirizzata per l’intera notte e da decenni ad alterare quei luoghi dove la natura si è evoluta secondo il ciclo circadiano presente su ogni pianeta dell’Universo……ci sorge spontanea la domanda: Ma se siamo esseri intelligenti, perché lo facciamo?

 

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